Cronaca
'Ndrangheta: Dda, documentati 30 anni di operatività cosca
'Ndrangheta: Dda, documentati 30 anni di operatività cosca. Capomolla, azione pervasiva in tutti ambiti quotidiani territorio
CATANZARO, 03 MAG - Ha permesso di documentare oltre 30 anni di presenza della cosca Bagalà nella fascia tirrenica della provincia di Catanzaro e nei Comuni di Falerna e Nocera Terinese, l'operazione "Alibante" culminata con l'esecuzione di 19 misure cautelari.
E' emerso così il profilo di un clan dedito all'acquisizione delle attività economiche soprattutto nel settore turistico alberghiero ma che aveva acquisito tutta una serie di connivenze e tentativi anche di infiltrazione nelle amministrazioni comunali. L'indagine è nata nel 2017 grazie alla denuncia di due imprenditori con il boss Carmelo Bagalà aveva intrapreso un progetto imprenditoriale che prevedeva la realizzazione di una struttura alberghiera. Il progetto era poi naufragato perché gli imprenditori si sarebbero trovati di fronte ad una situazione alla quale non potevano far fronte perché la cosca stava cercando di acquisire la titolarità dell'impresa e non versava le somme che avevano pattuito.
"Quella riconducibile a Carmelo Bagalà, è un'organizzazione criminale - ha detto il procuratore aggiunto Vincenzo Capomolla - che ha visto la sua comparsa in concomitanza con una serie di attività di indagine che hanno interessato le cosche che tradizionalmente erano stanziate nell'area di Sambiase, quartiere di Lamezia Terme, in particolare confederate con la cosca Iannazzo, oltre ad avere rapporti risalenti con cosche storicamente collocate in quel territorio come i Pagliuso. I Bagalà hanno mantenuto rapporti strettissimi con esponenti della criminalità organizzata calabrese di diversi territori e questo sta a dimostrare il riconoscimento che viene loro dato anche in altri ambiti particolarmente elevati della criminalità organizzata".
Gli investigatori hanno anche registrato interferenze nelle scelte e nelle elezioni a Nocera Terinese e Falerna. Condizionamenti che vanno dal 2014 in poi. Accusato di concorso esterno, infatti, è anche l'ex sindaco di Falerna, oltre al vicesindaco di Nocera Terinese. "La cosca era pervasiva - ha aggiunto Capomolla - in tutti gli ambiti quotidiani di quel territorio. L'esponente di vertice dei Bagalà veniva interessato per la risoluzione di qualsiasi problema". Tra gli indagati vi sono, infatti, imprenditori di riferimento del territorio, qualificati avvocati, commercialisti.