Cronaca
'Ndrangheta: da inquinamento a estorsioni, 23 arresti Indagini Cc in Toscana e da Dda Catanzaro
'Ndrangheta: da inquinamento a estorsioni, 23 arresti Indagini Cc in Toscana collegate a operazione Dda Catanzaro
FIRENZE, 15 APR - Un'articolata operazione dei carabinieri e della Dda di Firenze con 23 arresti ha stroncato in Toscana più attività criminali riconducibili alla 'ndrangheta infltratasi nell'intera regione, dal traffico di cocaina, al controllo di lavori stradali, allo smaltimento illecito di rifiuti nelle concerie. In un filone dell'operazione sono stati eseguiti in Toscana, Calabria e Umbria sei arresti (uno in carcere e cinque ai domiciliari) per la gestione di rifiuti reflui e fanghi industriali prodotti nel distretto conciario tra le province di Firenze e Pisa.
Alcuni soggetti a capo dell'Associazione conciatori di Santa Croce (Pisa) avrebbero rappresentato, spiegano gli investigatori, il fulcro decisionale di tutto il sistema indagato. Per l'accusa, le ceneri di risulta dei rifiuti conciari classificati 'Keu', altamente inquinanti, sarebbero state miscelate con altri materiali e riutilizzate in attività edilizie. Circa 8.000 tonnellate di rifiuti contaminati sarebbero stati usati nella realizzazione del V lotto della Strada 429.
Un altro filone ha portato all'esecuzione di due ordinanze di custodia cautelare, per un totale di 17 arresti che hanno colpito imprenditori contigui alla cosca Gallace di Guardavalle (Catanzaro). Sono questi gravemente indiziati, a vario titolo, di associazione a delinquere finalizzata all'estorsione, illecita concorrenza con violenza e minaccia, sub-appalto irregolare ed altro, nonché associazione finalizzata al traffico internazionale di stupefacenti, detenzione ai fini di spaccio di stupefacenti, favoreggiamento, il tutto aggravato sia dal metodo mafioso che dall'avere agevolato la cosca Gallace.
Scoperto l'approvvigionamento di cocaina da parte della cosca e la successiva distribuzione in Toscana. Il traffico ruotava attorno al porto di Livorno ed è stato arrestato un importante esponente della 'ndrangheta. Messa in luce anche l'infiltrazione che passava nel settore inerti della cosca Gallace che, preso il controllo su una storica azienda del Mugello, avrebbe condizionato la concorrenza aggiudicandosi importanti commesse pubbliche.
In aggiornamento
Perquisiti uffici in Regione Toscana
Perquisizioni dei carabinieri stamani negli uffici della Regione Toscana, nell'ambito dell'inchiesta della dda di Firenze che ipotizza un'associazione a delinquere finalizzata alla commissione di reati ambientali - fra cui traffico illecito di rifiuti e inquinamento - e che ha portato all'arresto di sei persone (19 gli indagati totali) dopo indagini dei Carabinieri Forestali, del Noe e della sezione di Pg dell'Arma presso la procura di Firenze le quali avrebbero svelato connessioni tra imprenditori conciari del Pisano ed esponenti della 'ndrangheta. Secondo quanto appreso, i militari hanno perquisito gli uffici di Ledo Gori, capo di gabinetto della Presidenza della Regione.
Gori è accusato di corruzione per atti contrari ai doveri d'ufficio. Carabinieri anche negli uffici del direttore del settore Ambiente e energia della Regione Edo Bernini, indagato per di abuso d'ufficio, e del consigliere regionale del Pd, Andrea Pieroni, al quale viene contestata la corruzione.