Nazioni Unite con Assange:"Ingiusta detenzione". Domani la decisione definiva

LONDRA 4 FEBBRAIO 2016 - IL CASO L'Onu è con Julian Assange. L'indiscrezione proviene dalla Bbc: il gruppo di lavoro dell'Onu incaricato di giudicare la situazione del fondatore di Wikileaks, parla di "ingiusta detenzione" , riconoscendo le ragioni del giornalista, dove la reclusione sarebbe dunque illegale. 

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In questo senso, Scozia e Gran Bretagna dovrebbero rilasciarlo all'istante e pagare un risarcimento. La conferma della decisione arriverà domani e se questa, con molta probabilità, fosse confermata, si escluderebbe la prospettiva che Assange lasci l'ambasciata dell'Ecuador a Londra, dov'è rifugiato politico da più di 3 anni, per consegnarsi alla polizia britannica. Ma per la Bbc, qualora si presentasse questo caso, la situazione non cambierebbe: rimarrebbe in vigore il mandato di cattura nei confronti del giornalista austrialiano e la conseguente impossibilità di lasciare l'ambasciata dell'Ecuador senza rischiare l'arresto.

LE PAROLE DI ASSANGE - In realtà, prima che l'emittente inglese rendesse pubblica l'indiscrezione, Julien Annange si è era già pronunciato sul suo profilo Twitter: "Se perderò la mia causa contro Gran Bretagna e Svezia, uscirò dall'ambasciata a mezzogiorno di venerdì per accettare l'arresto in quanto non ci sarebbe più una prospettiva di appello. Se tuttavia dovessi avere la meglio, mi aspetto l'immediata restituzione del mio passaporto e la fine di ulteriori tentativi di arrestarmi". 

Questa non è l'unico problema di Assange: ha infatti anche un mandato di arresto europeo, dal 2010, da parte del procuratore svedese Marianne Ny per stupro e molestie sessuali contro due giovani donne svedesi. L'indagine è rimasta ancora irrisolta.

Sara Ferramola

fonte immagine: Quotidiano.net