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Nazionale: presenza di Marcello Lippi sarebbe incompatibile con gli incarichi del figlio

ROMA – Non tornerà al servizio della Nazionale Azzurra Marcello Lippi, l’allenatore sessantottenne campione del mondo ai Mondiali di Germania 2006. A darne conferma, dopo una prima dichiarazione di Lippi stesso, è arrivata oggi una sentenza della Corte federale d'appello. [MORE] 

L’allenatore vittorioso a Berlino si era già fatto da parte nei giorni scorsi, al fine di “evitare strumentalizzazioni” in qualche modo collegate al mestiere di procuratore sportivo svolto dal figlio Davide. Sulla questione si è espressa anche la Corte federale d'appello, chiamata in causa dal presidente Federale Carlo Tavecchio. In un comunicato stampa da poco diffuso, si legge che Tavecchio "ha formulato richiesta di parere interpretativo dell'articolo 3.2 del vigente Regolamento per i servizi di procuratore sportivo”.

La Corte federale ha stabilito che "il rapporto di parentela in linea retta di primo grado con soggetto titolare di incarico federale di natura tecnica rende evidentemente incompatibile, alla stregua della portata generale della norma vigente sopra descritta, l'esercizio dell'attività di procuratore sportivo".

(foto sportivomanontroppo.wordpress.com)

Elisa Lepone