Cronaca
Prandelli perde e "brucia" Balotelli: spazio ad Antonio Conte
MESSINA, 25 GIUGNO 2014 - Cesare Prandelli? Nulla di personale, tuttavia è stato incapace di infondere la giusta determinazione al gruppo, oltre ad aver mal selezionato e gestito la rosa. Il signor Prandelli ha un'altra grave colpa: aver puntato le sorti di questi mondiali in Brasile su Mario Balotelli. Nonostante il centravanti milanista avesse dimostrato a più riprese di non possedere la maturità per esprimersi a certi livelli. Come un frutto acerbo colto in largo anticipo: allo stesso modo il commissario tecnico della nazionale potrebbe aver "bruciato" la carriera di SuperMario.[MORE]
L'ultimo tassello nell'intervallo quando Prandelli rinnega se stesso e le sue scelte tecniche attraverso la sostituzione che ha reso languidi per l'ennesima volta gli occhi dell'attaccante di colore. Balotelli doveva partire dalla panchina ed essere utilizzato gradualmente per esprimersi al meglio; troppa pressione per un ventitreenne che aveva già denotato ampiamente la sua incapacità mantenere stabili sangue freddo e doti tecniche in maniera continuativa. Tuttavia, l'intera squadra ha mostrato gravi carenze soprattutto in fase propositiva e di finalizzazione. Anche se per un caso fortuito la Nazionale avesse superato il turno, sarebbe stata facilmente eliminata negli ottavi o nei quarti di finale.
Dopo questa tragedia nazionale annunciata, credo sia giunto il momento di iniziare un percorso biennale affidando la panchina ad Antonio Conte (anche con doppio incarico), probabilmente l'unico tecnico italiano di livello superiore disposto ad accettare l'incarico; giacché Fabio Capello e Carlo Ancelotti non sembrano intenzionati a intraprendere un'avventura del genere. Inoltre, credo sia indispensabile iniziare a investire seriamente nei vivai delle squadre italiane: questi saranno l'unica risorsa dalla quale attingere per tornare a essere competitivi. Il campionato italiano ha smesso, da diversi anni, di essere il più bello del mondo, questo è un dato di fatto. Occorre un bagno di umiltà per tutti gli azzurri e ripartire dal principio: cioè dai giovani.
Fabrizio Vinci vinci@usa.com