Estero
Nave Aquarius, 141 migranti ricollocati in cinque Paesi europei
LA VALLETTA, 15 AGOSTO - I 141 migranti della nave Aquarius saranno finalmente ricollocati in sei Paesi europei, che in coordinamento con la Commissione Ue hanno trovato un’intesa. La nave attraccherà a Malta, poi i migranti verranno ridistribuiti in Francia, Germania, Spagna, Portogallo e Lussemburgo. A bordo dell'Aquarius 73 minorenni, 67 non accompagnati, la gran parte provenienti da Eritrea e Somalia. [MORE]
A salutare con favore l’intesa, Matteo Salvini: “Era ora, finalmente. L'Italia non poteva continuare a essere il campo profughi di tutt'Europa”, ha commentato il ministro dell'interno e leader della Lega. A rispondergli è Cristophe Castaner, leader del partito di Macron: “C'è la politica della comunicazione pura, la demagogia stile Salvini. C'è la politica delle emozioni sulla quale non si costruisce nulla. Poi c'è l'azione, quella voluta dalla Francia, in cui l'Europa assume il suo ruolo e il nostro paese la sua solidarietà”.
Bruxelles dal canto suo si dice soddisfatta, anche se tiene a rimarcare la necessità di una soluzione stabile, al di là degli accordi ad hoc. Malta, intanto, apre il suo porto non senza un filo di polemica: “Faremo una concessione, nonostante non ci sia alcun obbligo giuridico”, tiene a rimarcare una nota dell'ufficio del premier Joseph Muscat, ricordando che “è la seconda volta” dopo la Lifeline. “Un esempio concreto di leadership e solidarietà europea”, sottolineano da La Valletta.
Duro invece l’attacco di Amnesty Interntional al governo italiano: “È pura crudeltà vergognoso rifiuto dell’Italia di acconsentire allo sbarco dei migranti dell'Aquarius”. “Queste persone hanno sfidato con coraggio viaggi pericolosi e condizioni inumane in Libia solo per finire bloccati in mare per governi che vergognosamente hanno abdicato alla propria responsabilità di proteggerli”, afferma Maria Serrano, del settore migranti della Ong.
Claudio Canzone
Fonte foto: bergamonews.it