Naufraga gommone al largo del Canale di Sicilia: la Procura di Catania apre un'inchiesta
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CATANIA, 2 LUGLIO 2014 – Tragedia nel canale di Sicilia: un gommone, con a bordo 101 persone, è naufragato nei giorni scorsi. In mare sono attualmente dispersi tra i 70 e gli 80 migranti, ma il numero è ancora incerto. A darne notizia sono i 27 sopravvissuti che sono riusciti a raggiungere la terra ferma, a bordo della nave Orione, e si sono rivolti all’Unhcr. La Procura di Catania ha aperto un’inchiesta.
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Secondo le testimonianze e le prime indagini della Procura, il gommone sarebbe naufragato martedì scorso a causa del sovraffollamento. Le informazioni sono ancora in fase di accertamento, ma quello che è certo è che si tratta del secondo naufragio, lungo le coste siciliane, in pochissimi giorni, dopo quello di Pozzallo con a bordo 30 cadaveri.
L’arrivo della nave Orione ha salvato i sopravvissuti e un altro centinaio di profughi che ogni giorno sfidano le acque del Mediterraneo alla ricerca di una nuova speranza, ma, nonostante gli sforzi, dall’inizio del 2014 sono stati circa 500 i morti in mare. Queste tragedie si riescono ad ammortizzare, grazie all’aiuto volontario dell’Unhcr e delle imbarcazioni private che recuperano gli uomini in mare, ma non si riescono ad evitare: per tale motivo, l’Unchr, ha ribadito l’importanza da parte dei governi di fornire alternative legali alla traversata in mare, ‹‹queste ulteriori tragedie›› spiega l’Unchr ‹‹dimostrano che i rifugiati non hanno altra possibilità se non rischiare la vita nella traversata del Mediterraneo per cercare rifugio da guerre e persecuzioni››.
Erica Benedettelli
[immagine da ilfattoquotidiano.it]