Economia
Natale, il brindisi si fa con lo spumante: +22% all'estero
MILANO, 7 DICEMBRE 2014 - Il brindisi di Natale e Capodanno, quest’anno, avrà un protagonista indiscusso: lo spumante. In un periodo di crisi che attanaglia le famiglie italiane anche nel periodo natalizio, con un calo dei consumi pari al 45%, e le stime di Codacon secondo le quali tra settore alimentare, viaggi, regali, ect non saranno superati i 9.8 miliardi di spesa, contro i 18 mld del 2007, lo spumante mostra dati in totale controtendenza.
Secondo le analisi della Coldiretti, in base ai dati Istat sul commercio estero nei primi otto mesi del 2014, lo spumante risulta essere non soltanto il primo acquisto per le tavole italiane, ma soprattutto all’estero. Al di fuori del Belpaese mai come quest’anno si sono registrate vendite così alte. Il 2014 vedrà la spedizione all’estero di poco meno di 300 milioni di bottiglie di spumante, tra metodo Charmat e Classico. Cifre che superano perfino il tanto decantato champagne, che ha fatto registrare un aumento dell’export inferiore, ovvero il +6%. Gli spumanti italiani preferiti risultano essere il Prosecco e l’Asti.[MORE]
Dati in aumento che è possibile spiegare, innanzitutto, con la crescita record nelle esportazioni in Cina, dove le bottiglie di spumante made in Italy consumate nel 2014 sono addirittura triplicate (+195 per cento) rispetto allo scorso anno. Un successo che viene registrato anche nel Regno Unito (+50% in quantità), un dato che scavalca gli Stati Uniti (+21%). La Germania scende, invece, al terzo posto con le esportazioni che restano stabili.
(Immagine da gingerandtomato.com)
Giovanni Maria Elia