Politica

Natale Giaimo, criticità nel vibonese

VIBO VALENTIA 06 GENNAIO 2014 - Tante le criticità della nostra Calabria, qualcuna più accentuata o più grave delle altre. Tantissime le criticità di una provincia come Vibo Valentia, la prima è che da circa un anno non ha più la Provincia. Si, proprio quella provincia per cui si batterono generazioni di politici e di semplici cittadini vibonesi, non esiste più distrutta, prima che abrogata da una cervellotica legge governativa, da amministratori locali del tutto incapaci di affrontare questa sfida e, assieme ad una classe burocratica malata, tesa più a fare interessi propri o di casta che non quello che si definisce comunemente “il bene comune”.
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In questo panorama di sfascio generalizzato, come al solito, quelle che ne fanno maggiormente le spese sono le periferie e, nella fattispecie, l’entroterra delle Serre, terra da sempre assoggettata a poteri “altri” che non quelli dello Stato e della Pubblica Amministrazione che, anzi, in queste zone è spesso contigua con gli elementi malavitosi.

E lunghissima potrebbe essere la lista degli esempi, ma mai esaustiva, ed andrebbe dai tanti Comuni sciolti per infiltrazioni mafiose alla magistrata cui la malavita faceva la spesa. Il tutto poi per il predominio su un territorio che ha potenzialità inespresse che superano abbondantemente la media della Calabria, e basterebbe citare il Turismo dalle bellezze del naturalistiche agli itinerari storico-culturali, passando per quelli religiosi. Tutte ricchezze di prima qualità che, però, nessuno riesce a sfruttare e portare avanti in virtù di questa mala commistione tra malavita e apparati delle istituzioni.

E così, nel mentre anche i giochi dei bimbi in un giardino pubblico, a Mongiana, vengono sistematicamente distrutti da ignoti vandali senza apparente motivo se non il soddisfare i propri istinti repressi, si leva alto il grido della imprenditoria sana che vorrebbe poter operare tranquillamente ed in condizioni minime di vivibilità. E’ di pochi giorni fa la denuncia dell’imprenditore Giacomo Latassa, proprietario della fabbrica di imbottigliamento dell’acqua “Fabrizia”, rispetto agli impegni presi, e non ancora mantenuti, dal Prefetto di Vibo di riasfaltare e sistemare le strade del territorio di Fabrizia entro l’agosto scorso così da mettere in condizione gli operatori commerciali a poter cercare di tenere in vita le loro attività, che sole possono dare un minimo di sollievo a queste Comunità cui, mai come in questo caso, si addice i detto “Abbandonate da Dio e dagli uomini!”.

Noi non vogliamo abbandonarle, vogliamo lottare al loro fianco e, per adesso, sentiamo il dovere di esprimere vicinanza e solidarietà ed assicurare la nostra attiva presenza a perorarne la causa in qualsiasi ambito ci chiamino a farlo.

Nel ringraziare anticipatamente della cortese divulgazione della nota, cogliamo l’occasione per porgere i nostri più distinti saluti.

Notizia segnlata da:(Natale GIAIMO)