Nassiriya: deputata del M5S commemora il kamikaze della strage
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ROMA, 13 NOVEMBRE 2013 - La commemorazione della Camera, per il decimo anno dalla strage di Nassiriya, non è l'occasione adatta per fare demagogia, almeno secondo l'opinione pubblica, che, quest'oggi, condanna le parole di Emanuela Corda, deputata del Movimento 5 Stelle.
La "grillina", ha affermato: «Nessuno ricorda il giovane marocchino che si suicidò per portare a compimento quella strage. Quando si parla di lui, se ne parla solo come di un assassino, e non anche come di una vittima, perchè anch'egli fu vittima oltre che carnefice».[MORE]
Il kamikaze, secondo Emanuela Corda, è stato vittima di un'ideologia terrorista e criminale, che «Lo aveva convinto che quella strage fosse un gesto eroico, e lo aveva mandato a morire. E non è escluso che quel giovane, come tanti kamikaze islamici, fosse spinto dalla fame e dalla speranza che quel suo sacrificio sarebbe servito per far vivere meglio i suoi familiari, che spesso vengono risarciti per il sacrificio del loro caro».
Ampliando il raggio d'attacco, Emanuela Corda ha sottolineato: «Se i nostri militari furono vittime, non furono solo vittime dell'ideologia terroristica, ma anche della politica occidentale: la politica dei nostri governi, che spedirono e continuano a spedire i nostri ragazzi sui fronti di guerra, raccontando loro che è eroico occupare i territori di altri popoli col pretesto che si sta portando la pace, quando invece si fomentano talvolta le ideologie terroristiche, e tutti i drammi che ne conseguono».
L'opinione pubblica non ha gradito i commenti della "grillina", forse perché giunti proprio durante il ricordo rivolto ai diciannove italiani ed ai nove iracheni che persero la vita durante la strage.
(Immagine da tg24.sky.it)
Alessia Malachiti