Nasce in Calabria il Comitato Popolari In Rete Un'area moderata ispirata ai valori storici popolari
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LAMEZIA TERME, 19 NOV. - «Il popolarismo è la ricerca continua del punto di equilibrio più avanzato tra la libertà e la giustizia sociale».
È la sintesi con cui l’imprenditore Vincenzo Arnone presenta il comitato, di cui è presidente, nato a Lamezia Terme per costituire in Calabria l’associazione «Pop-Popolari in rete». «Vogliamo creare – riassume Arnone – un laboratorio di idee, un pensatoio che, attraverso il confronto e l’approfondimento sui temi più attuali, possa aggregare intelligenze e coscienze disposte a cambiare i contenuti, l’orizzonte e il linguaggio della politica.
Partiamo dalla Calabria, regione con gravi problemi economici e sociali, in cui persistono marcate diseguaglianze dal resto del Paese: dalla salute al lavoro; dall’istruzione allo Stato sociale; dall’utilizzo dei beni comuni alla tutela della ambiente; dal costo del denaro all’accesso ai finanziamenti per le imprese; dalla mobilità all’effettiva realizzazione della persona umana».
«Si tratta – precisa il presidente del comitato – di un’iniziativa territoriale spontanea, animata da persone provenienti da ambiti differenti: dall’imprenditoria, dalla pubblica amministrazione, dalla scuola, dalle libere professioni, dalla politica intesa come servizio e dal volontariato. Il nostro punto di forza è la convergenza di esperienze e competenze diverse. Ci siamo uniti per difendere la dignità dei singoli e delle comunità locali, per rappresentare i bisogni delle persone e dare risposte concrete in un contesto generale dominato dall’incertezza, dalla paura, dalla demagogia, dall’individualismo inconcludente e da una politica troppo spesso salottiera e lontana dalla realtà quotidiana».
«Ci impegniamo – afferma Carmen Santagati, di Scilla, funzionaria del Comune di Reggio Calabria, portavoce del comitato in questione e insieme suo referente per i rapporti con le amministrazioni pubbliche – al fine di ridare spazio e forza alle istanze relative alla giustizia sociale, alla libertà, ai diritti e all’educazione, che il decisore politico nazionale non può trascurare o, peggio, archiviare. Ci muoviamo nel quadro di un sano europeismo ed internazionalismo, ma non dimentichiamo che esiste una questione meridionale, e calabrese in particolare, ancora aperta e largamente sottovalutata, se non addirittura ignorata.
Alludo, per esempio, ai criteri di assegnazione delle risorse destinate a garantire i servizi essenziali o a favorire lo sviluppo dei territori. Ci prefiggiamo di partecipare in maniera attiva e fattiva alla regolamentazione e alla gestione della cosa pubblica, come al governo intelligente della macchina burocratica. Bisogna ricreare – avverte – un’area moderata di centro, ancorata ai valori popolari storici».
«Il nostro comitato – sottolinea il generale Elia Carmelo Pallaria, scelto come referente per la legalità – non va confuso con un partito politico, in quanto è la libera espressione di un pensiero democratico che, partendo dal basso, possa elaborare azioni e strategie per soddisfare i bisogni del popolo, che paga sulla propria pelle le manovre e i giochi di potere delle forze politiche attuali».
Del comitato, con il ruolo di referente per l’ambito sanitario, fa parte anche l’ex deputato Francesco Sapia, artefice di numerose battaglie per la tutela della salute dei residenti in Calabria. «Puntiamo – dice – a stimolare il dibattito e il confronto su temi cruciali per il futuro comune, con particolare attenzione per i giovani. Con umiltà, coraggio e volontà di condivisione, lavoriamo sulle priorità della Calabria, del Mezzogiorno e dell’Italia, raccogliendo le istanze dei cittadini, che spesso non hanno riferimenti e interlocutori autorevoli e credibili; che molte volte sono stati ingannati dalle “maschere” dei partiti».
«La nostra struttura – puntualizza Antonella Fiore, funzionaria della Prefettura di Catanzaro e segretaria del comitato dei Popolari, di cui è referente in materia di immigrazione – si sviluppa in orizzontale: siamo tutti uguali e le nostre opinioni hanno pari dignità. Stiamo già coinvolgendo chi crede nella forza politica del popolo e vuole mettersi in gioco per contribuire al riscatto collettivo».
«Chiunque può aderire al nostro comitato, versando appena tre euro per le attività associative», chiarisce la segretaria, Laura Spitalieri, che aggiunge: «Tutti i referenti tematici sono pronti a rispondere alle domande degli interessati e a ricevere segnalazioni su problemi specifici e anche proposte di collaborazione».
«Il comitato – conclude il presidente Arnone – opererà in molte aree tematiche, con lo scopo di individuare soluzioni e proposte unitarie a vantaggio del popolo calabrese. Per ciascun ambito è stato nominato un referente al fine di coordinare ed organizzare le attività. Ne cito alcuni: Giovanni Lacaria si occuperà delle relazioni con il mondo cattolico; Lorenzo Benincasa seguirà i temi dell’istruzione; Nunzio Vernì quelli del commercio; Carmelo Aloisio quelli delle opere pubbliche; Fernando Verre quelli delle opere strategiche; Rino Saladino quelli dei fondi europei. I soci fondatori del comitato rappresentano le cinque province calabresi e avranno il compito di allargare la nostra rete, in modo che il pensiero popolare produca sinergie e fatti tangibili e coinvolga quanti, come noi, sono stanchi dei partiti concepiti in modo personalistico e intorno all'uomo solo al comando».