Napolitano, monito sulle carceri: "Intervenire è un dovere morale"
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ROMA, 21 DICEMBRE 2013 - In occasione della III marcia di Natale per l'amnistia, la giustizia e la libertà, il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano è intervenuto in merito alla drammatica situazione delle carceri italiane, affermando: "La necessità di cambiare profondamente le condizioni delle carceri in Italia costituisce non solo un imperativo giuridico e politico, imposto sia dalla Convenzione Europea sia dalla nostra Carta Costituzionale, ma anche e soprattutto un dovere morale".
Napolitano, in una lettera inviata a Rita Bernardini, segretario dei Radicali italiani, ha poi aggiunto: "Se infatti lo Stato deve farsi carico della sicurezza dei cittadini e delle sacrosante aspettative di giustizia delle vittime dei reati, ciò non deve esimere dal dovere di far sì che i luoghi di detenzione non umilino la dignità delle persone e corrispondano alla funzione rieducativa della pena".[MORE]
Il Presidente ha poi ricordato il suo messaggio inviato alle Camere nello scorso ottobre, con il quale ha indicato "una molteplicità di possibili interventi legislativi e amministrativi nonché, data l'urgenza di ottenere in tempi brevi, entro il prossimo 8 maggio come richiesto dalla Corte, sostanziali riduzioni del sovraffollamento delle carceri e la possibilità di accompagnare tali interventi con provvedimenti di clemenza generale".
Napolitano ha infine concluso: "Resta ovviamente fermo che spetta al Parlamento, eventualmente sentendo il governo, assumersi la responsabilità di ritenere essenziale o non essenziale, ai fini del rispetto delle indicazioni della Corte di Strasburgo, l'adozione delle ipotizzate misure di clemenza anche alla luce delle misure che saranno state eventualmente adottate nel frattempo".
Valentina Vitali
(Foto:www.2duerighe.com)