Politica

Napolitano: «Imminente la fine del mio mandato»

ROMA, 18 DICEMBRE 2014 - Alla fine il più volte discusso annuncio è arrivato. Il mandato del presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, volge ufficialmente al termine. Nell’ultimo mese tante le voci su un possibile addio del Capo dello Stato. Un’ipotesi che se non era mai stata del tutto smentita quantomeno non aveva mai avuto precise conferme. Quest’oggi, a porre fine alla questione e a dissolvere ogni dubbio, ci ha pensato lo stesso Napolitano.

L'annuncio di fine mandato

Introducendo il suo discorso al Corpo Diplomatico, al Quirinale, in occasione del tradizionale scambio di auguri, il Capo dello Stato ha affermato: «La prossima fine di questo anno 2014 e l’imminente conclusione del mio mandato presidenziale inevitabilmente ci portano a svolgere alcune considerazione sul periodo complesso e travagliato che stanno attraversando l’Italia, l’Europa ed il mondo».

Parole attraverso le quali il presidente Napolitano ha subito spostato l’attenzione non sulle vicende del Colle, ma su una visione molto più ampia riguardante non soltanto il Belpaese, bensì l’Europa e le novità d’Oltreoceano.

 

Tra Italia, Europa e Oltreoceano

«Quella portata avanti dal premier Matto Renzi – ha continuato Napolitano – è un’opera difficile e non priva di incognite. Ma soprattutto non c’erano alternative per chi, come noi, crede nelle potenzialità di questo Paese». Nel continuare ad elogiare l’operato del governo Renzi, il Capo dello Stato ha continuato: «L’opera portata avanti dal presidente Renzi e dal governo rappresenta un coraggioso sforzo per eliminare alcuni nodi e correggere mali antichi che hanno frenato lo sviluppo del Paese e sbilanciato la struttura della società italiana e del suo sistema politico».

 

Sulla situazione europea il presidente Napolitano, come anche fatto in passato, ha sottolineato l'importanza di non sottovalutare e contrastare la crescita di idee antieuropeiste: «Le elezioni del nuovo Parlamento di Strasburgo, pur in un quadro generale che ha visto una rapida e preoccupante crescita di movimenti e partiti euroscettici o apertamente antieuropei - ha detto Napolitano - hanno segnato un passo avanti importante verso l’europeizzazione del dibattito politico all’interno dei singoli Paesi membri e verso un inedito svolgimento della dialettica politica al livello veramente continentale». «Nostra comune battaglia - ha continuato - sarà far riscoprire ai nostri giovani le ragioni più che mai attuali dello stare insieme e di far apprezzare ai cittadini gli enormi benefici che l’integrazione europea ci ha portato».

E sul ruolo ricoperto dall'Italia all'interno dell'Unione Europea il presidente ha affermato: «insieme ad altri Paesi, l'Italia si è sforzata, con qualche successo, di focalizzare l'attenzione e la volontà politica dei Paesi membri, sull'imprescindibile necessità di combinare il primario obiettivo di crescita e sviluppo con realistiche regole di riequilibrio e di disciplina fiscale».[MORE]

Infine, il presidente Napolitano ha voluto sottolineare l'importanza di quella che è una vera e propria «svolta storica» nei rapporti tra Stati Uniti e Cuba. Una svolta che è stata possibele, ha ricordato il Capo dello Stato, «alla illuminata mediazione della Santa Sede». 

(Immagine da tg24.sky.it)

Giovanni Maria Elia