Cronaca
Napoli, rifiuti: "Settimana prossima conferimenti altre regioni"
NAPOLI, 7 LUGLIO 2011 - Dalla prossima settimana quantità importanti di rifiuti giacenti a Napoli verranno conferiti in altre Regioni: è quanto ha reso noto il governatore della Campania Stefano Caldoro a margine dei lavori di una conferenza ordinaria delle Regioni. Già domani, ha spiegato Caldoro, verranno sottoscritti i primi accordi con gli enti territoriali. Le Regioni che potranno sottoscrivere intese sono: Sicilia, Puglia, Marche, Toscana, Emilia Romagna, Puglia, Lombardia e Friuli Venezia Giulia.[MORE]
La Conferenza delle Regioni conferma il parere negativo sul decreto sui rifiuti: è quanto ha anticipato il presidente della Regione Campania, Stefano Caldoro, a margine dei lavori dell'organismo, sottolineando che "il provvedimento non risolve l'emergenza nel metodo e nel merito". Inoltre, ha aggiunto il governatore, "il decreto ha ulteriormente complicato le cose visto che in precedenza, ad esempio, la Campania conferiva rifiuti in Sicilia senza nullaosta. Tutto ciò con il provvedimento risulta essere stato modificato e ciò rende assai più complicata la soluzione delle vicenda".
"Siamo riusciti a ridurre le giacenze in una settimana, ma nelle ultime 48 ore siamo tornati indietro, la situazione va peggiorando". L'allarme è stato dato da Raphael Rossi, presidente dell'Asìa, dopo che ieri il direttore tecnico di Sapna, Giovanni Perillo, aveva annunciato con lettere al ministro dell'Ambiente e al prefetto: "Gli impianti sono pieni. Si blocca tutto". Rossi conferma. Ieri secondo i dati Asìa in strada c'erano 1330 tonnellate di rifiuti, 150 in più rispetto a lunedì. Il motivo? "O non ci vengono indicati i siti dove sversare o quelli che ci indicano sono saturi" spiega il presidente Asìa.
Intanto il sindaco De Magistris: "Ci sono troppe ciucciuettole (civette, ndr) che godono all'idea che Napoli ritorni ad affondare nei rifiuti, ma non c'è nessun pericolo che questo si avveri". E aggiunge, lanciando una stoccata alla Provincia: "Fin quando ad attendere che Napoli ritorni in emergenza sia la Lega Nord, lo capisco perché ha ragioni politiche ma che lo faccia chi ha anche il governo di uffici della città è inaccettabile perché non si aiuta Napoli".
Lidia Tagnesi