Napoli, lavoratori per assistenza disabili si incatenano al Duomo
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NAPOLI, 28 FEBBRAIO 2014 - Questa mattina alcuni di lavoratori e addetti al settore "welfare" si sono incatenati al Duomo di Napoli, come segno di protesta contro i licenziamenti annunciati dalle cooperative, causati dalla mancanza di fondi destinati a questo settore da parte del Comune.
Si tratta di assistenti a domicilio per persone inabili ed anziane che potrebbero presto perdere il loro lavoro, lasciando scoperto un settore delicato e necessario che comprende anziani, bisognosi e famiglie disagiate che da domani potrebbero perdere quell'aiuto che finora è stato loro concesso.
150 sono gli operatori sociali a rischio licenziamento, come Roberto Valestra, rappresentante del comitato articolo 3, ha dichiarato a Il Mattino: "Sessanta colleghi sono stati già licenziati, io e altri novanta dipendenti riceveremo la lettera di licenziamento entro marzo. Al cardinale Crescenzio Sepe chiediamo di intervenire per sensibilizzare l'amministrazione di Palazzo San Giacomo e la giunta della Regione Campania affinché si attivi subito un tavolo di crisi e siano sbloccati i finanziamenti del fondo nazionale non autosufficienza".
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Durante la protesta al Duomo di Napoli i lavoratori hanno chiesto l'aiuto del cardinale Crescenzio Sepe, affinché richieda al Comune di Napoli di sbloccare i fondi previsti per la "non autosufficienza". Sono numerose, infatti, le mensilità non pagate a tali dipendenti da parti delle cooperative per cui lavorano, causate sia dalla mancanza di fondi erogati dal Comune, sia dalla sospensione, da parte delle banche, del credito ottenuto fino ad ora su fatturazioni già emesse al Comune, dopo la decisione negativa della Corte dei conti sul piano di rientro proposto dall'amministrazione comunale.
Un altro presidio è previsto per il 3 marzo, alle 11:00, sotto le finestre della sede regionale al Centro Direzionale.
Fonte: Il Mattino
Valentina D'Andrea