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Napoli, il risveglio del Principito conferma la forza delle riserve

Castelvolturno – E’ ormai molto più di un sogno: il Napoli partecipa alla lotta scudetto. Conquistando ben 15 punti nelle ultime sette gare di campionato, il club partenopeo ha confermato gioco e risultati esibiti nella prima parte del campionato. [MORE] La squadra di Mazzarri ha saputo tenere testa al ritmo del Milan anche nel mese di gennaio ed ha compiuto il giro di boa tra girone di andata e girone di ritorno alla stessa velocità di regata della capolista, dando forma chiara, precisa e nitida al sogno-scudetto. Il Napoli sa, inoltre, di poter fare affidamento, per questa seconda fase del torneo, sugli elementi della rosa che costituiscono la cosiddetta seconda linea: con l’avvicinarsi di un periodo intensissimo di gare (tra Europa League e campionato) l’arma in più dovranno essere proprio gli acquisti estivi del presidente De Laurentiis, che sembrano ormai pienamente inseriti nel progetto della società e nel gioco della squadra. Servirà, infatti, un ricambio valido ed efficace all’allenatore Mazzarri ed i titolarissimi Lavezzi, Cavani, Hamsik, Pazienza, Cannavaro e Maggio avranno bisogno di tempo per rifiatare. I rincalzi azzurri hanno per ora dimostrato di essere all’altezza della situazione, rimpiazzando adeguatamente i compagni con più presenze. L’ultima conferma è arrivata domenica al San Paolo quando, ospite il Cesena, il tecnico livornese dei partenopei ha schierato dal primo minuto Cribari, Santacroce, Yebda, Zuniga e – nel corso del match – Sosa e Mascara. Proprio da una combinazione tra il neoacquisto Mascara (bello l’assist in corsa) e l’argentino Sosa (agile ed insolitamente rapido in area) è arrivato il goal che ha definitivamente piegato il Cesena e catapultato il Napoli a soli tre punti dal Milan.
José Ernesto Sosa è forse ancora il più misterioso tra i nuovi volti azzurri che calpestano il prato di Castelvolturno dall’inizio degli allenamenti di quest’anno. Giunto dall’illustre Bayern di Monaco, il 25enne argentino non ha saputo ancora conquistarsi la piena fiducia del pubblico napoletano, che lo giudica – a ragione, fino a ieri – troppo lento in mezzo al campo e poco “cattivo” in zona goal. Ieri pomeriggio l’argentino ha, però, mostrato velocità, agilità e senso del goal nell’occasione della rete del 2 a 0: si diceva che gli sarebbe servito tempo per ritrovare la forma migliore, poiché aveva giocato pochissimo al Bayern negli ultimi due anni. Il tecnico Mazzarri lo ha impiegato, in effetti, nel girone di andata (20 presenze) quasi quanto i tedeschi lo avevano utilizzato in due anni (35 presenze). Le cifre “azzurre” del Principito ricordano allora i tempi dell’Estudiantes, ovvero quando, dai 17 ai 21 anni, collezionò più di 100 partite in cinque anni e guidò la squadra alla vittoria del torneo di Apertura. Lo stesso carisma mostra nelle parole rilasciate al termine della sfida col Cesena: “Speriamo che questo gol mi porti un po’ di fiducia. Mi deve dare forza per fare meglio. Qua è come in Argentina, la gente dimostra sempre tanto affetto. E’ importante fare bene per noi stessi. Lo Scudetto è un sogno di tutti i calciatori, ora però pensiamo a noi, senza guardare agli altri”
Anche la voglia di vincere sembra essere la stessa di quella dei tempi dell’Estudiantes. [A.M.]