Cultura e Spettacolo

Napoli ha la sua prima facciata di street art a Ponticelli: "Ael, Tutt'egual song'e criature"

 

NAPOLI, 20 MAGGIO 2015- E' stata inaugurata questo pomeriggio la prima grande facciata di street art a Napoli in via Aldo Merola grazie alle attività di INWARD, l'osservatorio sulla creatività urbana che ha sede all'interno del Centro Territoriale per la Creatività Urbana di Ponticelli. Il grande murales realizzato dall'artista Jorit AGOch sulla facciata di un palazzo situato nella periferia est di Napoli fa parte del della campagna nazionale “Accendi la mente, spegni i pregiudizi” promossa dall’UNAR Ufficio Nazionale Antidiscriminazioni Razziali del Dipartimento delle Pari Opportunità della Presidenza del Consiglio dei Ministri, dall’ANCI Associazione Nazionale Comuni Italiani. A presenziare l'evento sono stati Marco De Giorgi, Direttore Generale dell’Ufficio Nazionale Antidiscriminazioni Razziali e del Dipartimento per le Pari Opportunità della Presidenza del Consiglio dei Ministri; Roberta Gaeta, assessore al Welfare del Comune di Napoli; Ciro Borriello Assessore allo Sport ed al Decoro Urbano del Comune di Napoli; Alessandra Clemente Assessore ai Giovani del Comune di Napoli e il Presidente della VI Municipalità Anna Cozzino.[MORE]

  Il titolo dell'opera è “Ael, Tutt'egual song'e criature” e raffigura una bambina di etnia roma, una delle minoranze più presenti nella periferia est ed il titolo si riferisce anche ad una nota canzone di Enzo Avitabile. Il territorio di Ponticelli come quello di Barra, ospita da anni numerosi campi nomadi di sinti e rom, proprio per questo nell'ambito del progetto urbano l'artista ha voluto disegnare il volto di una bambina che sorride timidamente, ritratta con dei libri perchè sono davvero tante le famiglie di nomadi che hanno scelto di mandare a scuola i propri figli.

Jorit, street artist tra i più noti e apprezzati in Italia e all’estero, papà italiano e mamma olandese, ha uno stile figurativo realistico di impressionante impatto. Giovanissimo maestro d’arte a pieni voti all’Accademia delle Belle Arti di Napoli, all’età di tredici anni inizia a dipingere graffiti, creatività cui ha affiancato nel tempo speciali sperimentazioni pittoriche. Ha maturato un’intensa esperienza di volontariato creativo in giro per il mondo, vivendo presso culture e civiltà altre da paradigmi e parametri occidentali. Ciò ha fatto sì che si formasse in lui, a poco a poco, la certezza che ogni diversità sia da superare, nel verso della nostra universale appartenenza alla grande tribù umana. Da allora, e soprattutto dai viaggi in Africa, qualsiasi sia la provenienza del soggetto dipinto sui muri delle città del pianeta, ogni suo volto riporta il segno di un “rito pittorico”, che rifonde l’individuo celebrato – persona o personaggio – nel principio assoluto dell’uguaglianza.

  INWARD è un osservatorio di lunga esperienza ed unico nel suo genere che svolge ricerca e sviluppo nell’ambito della creatività urbana (street art e graffiti writing), operando nei settori Pubblico, Privato, No Profit ed Internazionale con un proprio modello di valorizzazione, elaborato durante il suo coordinamento del Tavolo tecnico Nazionale sulla Creatività Urbana per la Presidenza del Consiglio dei Ministri – Dipartimento della Gioventù, istituito presso il CNEL – Consiglio Nazionale dell’Economia e del Lavoro, e presentato il 21 luglio 2011 agli Stati Generali della Creatività Urbana, presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri, a quarant’anni esatti dal primo articolo giornalistico sul fenomeno dei graffiti uscito sul New York Times nel 1971. 

 INWARD opera nei suoi settori attraverso le unità operative Governi, Università, Artisti, Aziende, ACU, Sociale, Europa, Mondo, che alimentano il lavoro delle piattaforme permanenti Italian Graffiti, Inopinatum, Streetness, DoTheWriting!, CUNTO e Urban Creativity Alliance.   Per UNAR – Ufficio Nazionale Antidiscriminazioni Razziali del Dipartimento Pari Opportunità della Presidenza del Consiglio dei Ministri ha selezionato tre street artisti interpreti dei tre importanti temi di altrettante Giornate in tre diverse città italiane, come a distendere sul nostro paese, attraverso la coloritura di emergenze sociali, un dipinto ideale, unico, condiviso, fortemente partecipato dalle comunità locali.

 

Foto ed articolo di Nicoletta de Vita