Cronaca

Napoli: fallimentare la politica dei parcheggi pubblici

NAPOLI 12 GENNAIO 2013 - Gennaro Capodanno, presidente del Comitato Valori collinari, in occasione dell’inaugurazione di poco meno di 200 box pertinenziali privati nel quartiere Vomero, che definisce, una vera e propria goccia nel mare delle necessità della municipalità collinare di Napoli, dove risiedono ben 120mila abitanti con un notevole indotto commerciale, fa ancora una volta il punto sulla fallimentare politica dei parcheggi pubblici attuata dall’amministrazione comunale partenopea.

“ La politica fallimentare che da diversi lustri a questa parte viene condotta dagli Enti locali a Napoli in materia di parcheggi, ha generato in alcune zone, come il Vomero, che presentano un’elevata densità abitativa e con un forte indotto commerciale, danni irreversibili, favorendo tra l’altro la speculazione dei privati al punto che oggi per acquistare un box nel cuore del quartiere collinare si possono spendere cifre fino a cinque zero di euro, una somma che in altre realtà consente di comprare un immobile per abitazione - afferma Gennaro Capodanno, ingegnere, presidente del Comitato Valori collinari -. Per esemplificare da una ricerca su Internet è emerso che un box di 22 mq viene offerto per 175mila euro: in pratica poco meno di 8mila euro a mq. L’alternativa all’acquisto dei box per la sosta della mole enorme, valutata in alcune decine di migliaia di auto, di proprietà dei residenti dell’area collinare, non esiste, dal momento che i pochi posti che si rendono disponibili per la sosta stanziale nei garage privati comportano esborsi locativi annuali notevoli, se solo si pensi che parcheggiare una sola ora vengono chiesti fino a cinque euro e con l’inizio del corrente anno i costi sono ulteriormente lievitati “.

“ Così mentre siamo ancora in attesa del parcheggio sotto i viadotti della Tangenziale in via Cilea, del quale si cominciò a parlare agli inizi degli anni ’80, in un’area a verde allo stato abbandonata, persa l’occasione di realizzare un altro parcheggio d’interscambio, che era previsto sotto piazza Quattro Giornate, nel progetto originario della stazione del metrò collinare, bloccato negli anni ’90 il parcheggio interrato in via Ruoppolo che avrebbe risolto buona parte dei problemi del Vomero, consentendo la realizzazione di un’ampia zona a traffico limitato – ricorda Capodanno – negli ultimi anni, per la ben nota legge della domanda e dell’offerta, alcune aree residuali di terreno di proprietà privata, ancora destinate a verde, sono scomparse per far posto a parcheggi, per lo più realizzati in zone a forte traffico e con strade di ridotte dimensioni, costruendo centinaia di box venduti poi a peso d’oro “.

“ Le conseguenze sul traffico veicolare e sulla qualità dell’aria sono quotidianamente sotto gli occhi di tutti, come testimoniano anche gli ultimi provvedimenti che l’amministrazione comunale ha dovuto mettere in campo in questi primi giorni del 2013 – continua Capodanno -. Peraltro è notorio che condizione indispensabile, affinché la realizzazione di zone a traffico limitato o di aree pedonalizzate non comporti un incremento di traffico sulle aree adiacenti, è l’individuazione di zone limitrofe da destinare a parcheggi. Tale asserto è tra l’altro dimostrato dalle esperienze negative della pedonalizzazione, sempre al Vomero, di via Scarlatti, con un forte incremento di traffico sulla parallela via Cimarosa, e di via Luca Giordano con l’intasamento di via Carelli e di via De Mura e delle strade ad esse collegate, proprio per la mancanza di parcheggi di destinazione in prossimità delle aree interdette al traffico veicolare “.
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(notizia segnalata da Gennaro Capodanno)