Cronaca

Napoli, donna segregata per più di 8 anni nella casa della madre

NAPOLI, 1 MARZO 2014- La teneva segregata da oltre otto anni nel loro appartamento nel quartiere Vomero, nella Napoli “bene”. 120 metri quadri trasformati in una prigione. Lei, una donna di 36 anni, era tenuta sotto chiave dalla madre 69enne, ex professoressa, in un’abitazione di via Luigi Caldieri. Gli Agenti del commissariato Arenella, dopo aver ricevuto la segnalazione di una vicina che ipotizzava addirittura che la sparizione della 36enne fosse legata alla sua morte, hanno così scoperto la triste vita che Chiara conduceva da anni.

L’hanno trovata in uno stato di malnutrizione e deficit psico-fisico. Chiara G. da anni non vedeva la luce del sole. Quando i poliziotti sono entrati nell’abitazione della madre, hanno accertato che il fetore che infestava l’aria delle scale proveniva proprio da lì, causa immondizia ed escrementi ovunque. La donna, stesa sul pavimento, era alla ricerca di qualcosa d mangiare. A quanto pare la madre la nutriva solo un paio di volte a settimana. Lo stato in cui Chiara è stata trovata era di evidente turbamento: chiusa dentro quelle mura, le tapparelle tirare giù e bloccate con dei fermi, uno stato di degrado dato da un’ambiente insalubre hanno portato gli operatori intervenuti sul posto ad avvicinare la donna, impaurita e confusa, con estrema dolcezza e delicatezza. L’hanno dovuta convincere che quell’inferno non era il mondo reale.

“La vicenda che colpisce è che in una zona-bene come il Vomero accadano simili tragedie” ha commentato la vicenda Antonio Mattone, portavoce napoletano della Comunità di Sant'Egidio. “Il fatto che una mamma tratti così la figlia vuol dire che il tasso di umanità è sceso a livelli minimi”.

Federica Sterza

Foto www.img.tgcom24.mediaset.it

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