Cronaca

Napoli, crolla ala della facoltà di Veterinaria: paura ma nessun ferito

NAPOLI, 09 DICEMBRE 2015 – Attimi di paura questa mattina a Napoli tra i residenti di via degli Angeli alle Croci per il crollo di un’ala della facoltà di Veterinaria, alle spalle dell'orto botanico di via Foria. Una parte dell'edificio ha ceduto a causa di una voragine nel sottosuolo. Maggiormente danneggiati, l’Ufficio dei ricercatori e la presidenza. La zona è stata transennata e i vigili del fuoco hanno fatto allontanare le persone che erano nei dintorni. [MORE]

Una voragine, le cui cause sono ancora sconosciute, aveva provocato diverse crepe in una palazzina adiacente al dipartimento, che poi si sono estese anche a due palazzine della facoltà di Veterinaria, una risalente agli anni '60 e l'altra ai '70. Pertanto i due edifici sono stati chiusi. Una decisione che ha evitato quella che sarebbe potuta essere una tragedia. Infatti, intorno alle 13,30, l’ala dell’edificio si è poi letteralmente sbriciolata.

La notizia era stata diffusa in mattinata dal consigliere regionale dei Verdi, Francesco Emilio Borrelli, e dal conduttore de La radiazza, Gianni Simioli: «In pratica la voragine creatasi in via Santa Maria degli Angeli alle Croci, alle spalle dell’Orto botanico, nei pressi di piazza Carlo III, sta provocando gravi danni ai palazzi circostanti e l’edificio che confina con la facoltà sta letteralmente crollando. Diverse abitazioni sono state evacuate e lo stesso dipartimento di veterinaria è stato chiuso perché potrebbe essere coinvolto dal crollo».

«L’allarme è partito da scricchiolii avvertiti dal custode della facoltà alle cinque del mattino, era evidente che stesse succedendo qualcosa di grave. Risalendo la strada che porta all’università, ci siamo accorti che s’era aperta una voragine che lasciava intravedere una cavità tufacea, una di quelle di cui Napoli è piena. La palazzina gravemente coinvolta è quella all’ingresso della facoltà, destinata ad uffici. I danni sono molto importanti, si tratta di un cedimento in fondazione», queste le dichiarazioni del rettore dell’ateneo Federico II Gaetano Manfredi, tra i primi ad arrivare sul posto.

«Vista l’ora – ha proseguito il rettore - per fortuna in facoltà non c’era ancora nessuno. Le attività didattiche sono state sospese per ora fino a domenica, ma temo che potranno riprendere soltanto dopo la pausa natalizia».
«Si è trattato di un fulmine a ciel sereno
– ha concluso Manfredi- della cavità non sapevamo nulla, non eravamo al corrente della sua esistenza. Sarà ora il servizio geologico del Comune a dover far chiarezza. Immagino che la cavità sia stata censita in precedenza nelle loro mappe».

[foto: metropolisweb.it]

Antonella Sica