Cronaca

Napoli, collisione tra cargo e peschereccio. Due arresti

NAPOLI, 12 AGOSTO 2011 – Il Comandante della Capitaneria di Porto di Napoli, Domenico Picone, ha dichiarato che le ricerche dei due marittimi del peschereccio "Giovanni Padre", affondato ieri mattina a circa 5 miglia da Ischia dopo la collisione con il cargo "Jolly Grigio" continueranno "fino a quando non vedremo affiorare almeno un corpo da restituire alle famiglie". [MORE]


In una conferenza stampa il Comandante Picone ha confermato che il cargo portacontainer "Jolly Grigio"resterà sotto sequestro al molo 56 della Calata Pollena del Porto di Napoli, fino a quando non si sarà pronunciata la magistratura. Tuttavia, dai primi accertamenti, è possibile affermare che il timoniere della nave, Maurizio Santoro, 47 anni di Genova è risultato positivo al narcotest. Questo ha fatto scattare le manette per lui e per il terzo ufficiale Mirko Serinelli, 24, di Brindisi. Poiché rimangono dubbi sulla dinamica ed, in particolare, sulla velocità della "Jolly Grigio", si attendono risposte dall’analisi della scatola nera.

Infatti, l'ipotesi principale è che a determinare la collisione tra le due unità sia stato l'effetto della droga, ma l'ammiraglio Picone non ha escluso che all'impatto possano avere contribuito manovre errate o il mancato rispetto di norme di sicurezza.


Secondo la ricostruzione degli inquirenti i due dispersi, padre e figlio, Alfonso Guida di 43 anni e il figlio figli Vincenzo di 21, al momento della tragedia si trovavano sotto coperta per fare colazione. Il tutto è avvenuto in pochi secondi che i due dispersi non hanno avuto neanche il tempo di rendersi conto che il portacontainer gli stava andando addosso. Si è salvato solo il capobarca, Vincenzo Birra di 32 anni, che  all'ultimo istante si è reso conto di ciò che stava per accadere e si è tuffato in mare.


In queste ore, un gruppo di pescatori, una ventina, amici dei Guida, che hanno le imbarcazioni al Porto del Granatello di Portici (Napoli) si è riunito al Municipio ed è a colloquio col sindaco, Vincenzo Strazzullo. Questa tragedia, che poteva essere evitata, ha fatto emergere i problemi legati alla scarsa sicurezza in mare, "Il mare è la nostra vita e chiediamo che per noi ci siano più tutele. Paghiamo il gasolio, abbiamo spese da affrontare per dar da mangiare alle nostre famiglie". Al momento il sindaco sta valutando l'eventualità di annullare i festeggiamenti civili in programma il 15 agosto in onore della Madonna Assunta.


Intanto, i familiari delle vittime hanno rivolto un appello al Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, e alle istituzioni tutte “perche' al piu' presto trovino e restituiscano i corpi di Vincenzo e Alfonso che una madre e una moglie possano piangere. Noi siamo gente povera che non puo' permettersi di pagare i mezzi per il recupero dei nostri cari. Signor Presidente, ci aiuti... I morti non devono avere degna sepoltura?''.


Nelle ricerche sono impegnate tre motovedette ed un elicottero della guardia costiera.

 

Rosy Merola