Cronaca

Napoli, centro città sommerso dai rifiuti: proteste e polemiche

NAPOLI- L’incubo rifiuti sembra non abbandonare mai Napoli. Da molto tempo aleggia sul capoluogo partenopeo lo spettro di una nuova crisi e questa mattina diverse strade si sono svegliate assediate dai rifiuti, soprattutto in centro. Alcuni edifici scolastici infatti, hanno trovato i loro ingressi bloccati dalla spazzatura e i vigili del fuoco hanno dovuto lavorare diverse ore, sia per sgombrare i cumuli, che per controllare e spegnere alcuni incendi appiccati questa notte anche in pieno centro città. Inoltre nella zona di Terzigno la scorsa notte, per protestare contro la costruzione del nuovo inceneritore, diversi camion della spazzatura sono stati danneggiati e incendiati. La situazione quindi non sembra trovare una soluzione definitiva e duratura, ma piuttosto pare che Napoli debba continuare a convivere con questo male che la soffoca. [MORE]
Ma perché la situazione è così precipitata in questi giorni?
L’ha spiegato l’assessore comunale all’igiene Paolo Giacomelli, che ha attribuito la colpa di questa crisi agli autisti dipendenti della Enerambiente, la società privata che affianca l’Asìa nella raccolta dei rifiuti. I 68 autisti a cui fa riferimento Giacomelli, già da qualche giorno erano in sciopero, quando ieri hanno deciso di presentare un certificato di malattia. La raccolta così si è fermata, e la spazzatura non ha fatto altro che accumularsi ai bordi delle strade, nonostante il comune avesse avvisato i dipendenti dell’Enerambiente che se avessero continuato a scioperare sarebbe scattata la denuncia per interruzione di pubblico servizio. “Sono già partite le visite fiscali”-ha spiegato l’assessore comunale-“non si esclude la revoca del contratto, ma sarebbe davvero la decisione più estrema”, aggiunge l’assessore. I dipendenti di Enerambiente stanno protestando perché temono che con lo scadere del contratto e la stipulazione del nuovo con l’inserimento di altre ditte, loro possano perdere il posto.
Sulla questione rifiuti è intervenuto anche il capo della Protezione civile Guido Bertolaso, che durante la trasmissione “Radio anch’io”, ha espresso la sua opinione: “Non si capisce per quale ragione oggi ci sia a Napoli la spazzatura nelle strade, c'è qualcosa che non mi torna”. Secondo lui è una situazione causata dal solito scari barile tra i responsabili e anche, secondo lui, la volontà di infangare il lavoro ben fatto delle istituzioni e della protezione civile: “Abbiamo fatto le discariche e sistemato il ciclo di raccolta della spazzatura, avviato la raccolta differenziata in maniera seria e realistica e abbiamo aperto l'impianto di Acerra, che a detta di tutti e il miglio termovalorizzatore che c'è in Italia, quindi -aggiunge- non si capisce perché oggi vi sia la spazzatura nelle strade”.