Cronaca

Napoli, caso Fortuna Loffredo, bambina precipitata dal balcone: si segue anche la pista del seriale

NAPOLI, 16 OTTOBRE 2014 - Il caso di Fortuna Loffredo, bambina di sei anni precipitata da un palazzo del rione Parco Verde di Caivano, in provincia di Napoli, continua ad essere oggetto d'attenzione degli inquirenti, soprattutto per via delle analogie con il decesso di Antonio Giglio, bambino di tre anni deceduto in circostanze similari l'anno precedente.

Fortuna Loffredo potrebbe essere stata vittima di un seriale

Dopo l'autopsia, che ha decretato che la bambina aveva subìto abusi sessuali, la famiglia Loffredo ipotizza che, nel palazzo o nelle sue vicinanze, vi sia qualcuno che debba essere fermato, al fine di evitare altre morti. Si ipotizza dunque che Fortuna Loffredo sia stata uccisa, probabilmente da un pedofilo seriale.

Un dettaglio importante è legato al mancato ritrovamento di una scarpa della bambina. Anche una delle scarpe di Antonio Giglio non venne ritrovata, pertanto, l'assenza della scarpina di Fortuna Loffredo non sembra più essere una casualità.

Come è noto, la maggior parte dei seriali segue un modo di agìre che accomuna tutti i delitti compiuti dal soggetto, il cosiddetto "modus operandi". La scarpina di Fortuna Loffredo e quella di Antonio Giglio potrebbero essere state conservate dal presunto seriale per sublimare quanto compiuto in un oggetto.  [MORE]

Durante l'ultima puntata di "Chi l'ha visto?" è giunta una testimonianza, la quale chiariva che, in quei pochi minuti che Fortuna Loffredo sarebbe caduta dal palazzo, non si sarebbe udito alcun "tonfo". Per questa ragione spunta l'ipotesi che la bambina possa essere stata uccisa in altro modo. Ciò nonostante, solamente l'autopsia e la posizione del corpo al ritrovamento possono chiarire le dinamiche della morte. Su questo particolare, si dovranno intensificare le indagini.

(Foto da ilsecoloxix.it)

Alessia Malachiti