Cronaca

Napoli: anche gli hotel presi di mira da teppisti. La denuncia di Federalberghi

NAPOLI, 23 OTTOBRE 2013 - La notizia risale allo scorso week-end, nella notte tra sabato e domenica. Un gruppo di teppisti, una baby gang, hanno infastidito i clienti del Renaissance Naples Hotel Mediterraneo, situato in via dell'Incoronata, in pieno centro storico.

Il gruppo di ragazzini hanno lanciato pietre e sputi contro la vetrata d'ingresso dell'hotel, infastidendo sia il facchino che più volte ha tentato di scacciarli, sia i turisti che uscivano dall'albergo o rientravano scendendo dai taxi, assalendoli e spaventandoli. La direzione dell'hotel parla anche di calci contro le saracinesche e porte imbrattate con i pennarelli.

Una situazione davvero pericolosa ed imbarazzante per la città di Napoli che rischia di essere conosciuta e ricordata, ancora una volta, per la delinquenza e la criminalità che adesso non colpiscono più soltanto i luoghi pubblici e le strade, ma anche gli hotel, che dovrebbero essere, per il turista, dei posti tranquilli e sicuri.

Il presidente di Federalberghi Napoli, Salvatore Naldi, dopo lo spiacevole episodio accaduto all'Hotel Mediterraneo, denuncia soprattutto la mancanza di attenzione ed intervento da parte delle istituzioni e delle forze dell'ordine che non sono intervenute per porre limite all'assalto dei teppisti fuori dall'hotel.

«Non denunciamo solo l’ennesimo episodio di violenza che si registra in pieno centro della città ma anche la mancata assistenza delle forze dell’ordine, sollecitate più volte e mai intervenute. Di fronte alla totale mancanza di sicurezza, sempre la stessa da anni, non si può restare zitti, vorrebbe dire arrendersi ad una situazione che è sempre più intollerabile. Si tratta di un episodio che colpisce tutti indistintamente: turisti, imprenditori o semplici lavoratori e soprattutto l’intera città».

E, ancora dichiara Naldi:

«Gli alberghi sono la culla del turista, il loro riferimento, dove gli ospiti devono assolutamente sentirsi sereni e sicuri. Se quel senso di insicurezza che già riguarda la città di Napoli, arriva oltre le porte dell’albergo, i turisti non potranno far altro che fuggire [...] Se non iniziamo proteggere i nostri turisti saremo sempre indietro rispetto alle altre città e dovremo leggere sui giornali che Verona, con tutto il rispetto per la bellezza e l’accoglienza che riesce a fornire, è diventata la terza città d’Italia per numero di turisti».

Come si legge anche su Il Mattino, a Napoli è presente un piano di controllo del territorio che divide la città in quartieri e zone, a turno ricoperte e sorvegliate da polizia, carabinieri, guardie della Finanza e polizia municipale. L'imprevedibile, tuttavia, è sempre in agguato, e Napoli non può essere "militarizzata", e ciò che si dovrebbe tenere d'occhio sono le videocamere di sorveglianza. Ma purtroppo, a Napoli, una videocamera su tre non è funzionante, e ciò impedisce un'analisi della criminalità anche a posteriori.  

Valentina D'Andrea

[MORE]