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Myanmar: Aung San Suu Kyi sarà libera a novembre

RANGOON – La giunta militare al governo dell’ex Birmania, ora Myanmar, ha annunciato che a novembre libererà il premio Nobel per la Pace Suu Kyi, detenuta, agli arresti domiciliari, da circa 20 anni.
La data precisa del rilascio sarà il 13 novembre, una settimana dopo le elezioni, le prime libere dopo due decenni.[MORE]
Suu Kyi è leader del partito Ldn (Lega nazionale per la democrazia) che nel 1990 vinse le elezioni, ma che poi il colpo di stato militare, che ne susseguì, annullò e sciolse.
La notizia è stata accolta con molta cautela dall’entourage del Premio Nobel poiché in passato, per più volte, era stata annunciata la liberazione di Suu Kyi.
L’avvocato della leader democratica, Jared Ginger, va con i piedi di piombo e afferma in un’intervista rilasciata per telefono a CNRmedia: “Non abbiamo ancora conferme su questo annuncio e ci crederò solo quando lo vedrò. Il regime ha più volte annunciato la liberazione di San Suu Kyi in questi ultimi sette anni, anche indicando delle date precise, annunci che poi si sono sempre rivelati falsi. Quindi, aspettiamo di vedere cosa succede”.
A vista di molti questa mossa del regime militare potrebbe servire ad “allentare la tensione” sul Paese, e soprattutto l’ ONU sta seguendo con interesse e preoccupazione la prossima tornata elettorale.
Fatto sta che nel paese asiatico si è ben lontani dalla democrazia così come noi la intendiamo.