Musi(PD): Governo assente al sud e le emergenze si moltiplicano
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- Catanzaro, 28 set. - "Le cifre diffuse dalla Svimez sull'economia del Mezzogiorno, l'abbandono, da parte dell'Unione Europea dei progetti relativi al corridoio Berlino-Palermo nel settore dei trasporti, il ripetersi quotidiano di emergenze sul versante occupazionale, sono elementi convergenti verso una sola conclusione: continua mancare una strategia per il rilancio del Mezzogiorno". Lo afferma Adriano Musi, vice presidente della commissione Finanze del Senato e commissario del Pd in Calabria.[MORE] "Le analisi sulle sorti del Meridione non mancano; cio' che manca sono i rimedi. L'ultimo appello del Capo dello Stato, - continua Musi - lanciato appena ieri, sulla necessita' di rilanciare il Mezzogiorno come passaggio inevitabile per risollevare le sorti dell'intero Paese, al pari di altri autorevoli richiami lanciati dai massimi vertici della Repubblica, cadra' nel vuoto. Il governo Berlusconi - continua Musi - non ha il Sud e l'emergenza occupazione fra le sue priorita'. Su entrambi i fronti - prosegue il parlamentare del Pd - occorrerebbe un impegno costante e razionale, mentre si procede con annunci ad effetto che nulla hanno di concreto. La verita' e' che il Sud continua ad essere emarginato a causa della carenza di infrastrutture e dal taglio dei servizi pubblici, mentre si dirottano altrove le risorse destinate a quest'area del Paese. E la vicenda del corridoio Berlino-Palermo non e' che la conferma di quanto scarsa sia la considerazione di cui Roma, in questa fase, gode a Bruxelles, a causa di un governo ormai agonizzante. Registriamo, infine, nuove, drammatiche situazioni sul fronte del lavoro, come il licenziamento di 1.500 lavoratori da parte della Phonemedia in Calabria, regione - osserva Musi - collocata da tutti gli indicatori in fondo alla gradatoria, nella quale, all'assenza del governo nazionale, si affianca l'evanescenza di una giunta regionale indaffarata nel tenere conferenze stampa quotidiane, incapace di rispondere alle esigenze del territorio, sia in tema di lavoro, sia in tema di sanita', e che si concede anche - conclude - il lusso di rimandare indietro i fondi europei".