Cronaca
Muore l'infermiera romena colpita nella metropolitana
ROMA - Muore Maricica Hahaianu, l'infermiera romena di 32 anni colpita con un pugno venerdì scorso al termine di una colluttazione alla stazione della metropolitana Anagnina, a Roma. Il continuo peggiorare della situazione, si è concluso nel peggiore di modi.
Dopo le 6 ore per l'accertamento dell'encefalogramma è stata staccata la spina. A parlare l'avvocato di Maricica, Alessandro Di Giovanni che si trova all'ospedale Policlinico Casilino. Vicini anche il marito e il fratello della donna.[MORE]
14.07 - Verso l'epilogo drammatico la vicenda del ragazzo, che con un violento pugno, ha fatto cadere l'infermiera romena mandandola in coma. Nessuna attivita' cerebrale per la donna: è questo il duro verdetto dei medici del Policlinico Casilino. Attivata la commissione di accertamento della morte cerebrale, anche se verrà tenuta sotto controllo per altre 6 ore, al termine delle quali i medici potrebbero anche procedere con la disattivazione dei macchinari che la tengono in vita.
12.00 - Verso mezzogiorno i medici hanno comunicato che "Stiamo conducendo esami per verificare se sussiste la morte cerebrale, che al momento non è sopraggiunta". I medici parlano di "coma irreversibile. Solo un miracolo potrebbe salvarla".
L'INIZIO DELLA TRAGEDIA 12/10/2010 - Una banale lite in metropolitana ha fatto sì che una donna finisse in ospedale, in coma. Un ragazzo romano di 20 anni, pregiudicato, le ha dato un pugno in faccia, nella stazione metropolitana Anagnina, a Roma. La donna è una romena, infermiera professionale di 32 anni. I Carabinieri della Stazione di Roma Cinecittà hanno arrestato il ventenne, insieme ai militari del sesto Reggimento Genio Pionieri.
La lite tra i due sarebbe scoppiata mentre entrambi facevano la fila per fare il biglietto. Sembrava che la discussione stesse scemando, quando il ragazzo è passato alle mani. La donna è caduta all’indietro, perdendo i sensi di fronte agli occhi sbalorditi dei presenti. La trentaduenne vittima dell’aggressione è stata trasferita d’urgenza al policlinico Casilino ed è stata operata per gravissime lesioni al cranio. La donna è in coma. Il pregiudicato è stato tradotto nel carcere di Regina Coeli, a Roma, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.