Cronaca
Mungo, no alla chiusura di don MIMMO Battaglia
Chiediamo al presidente Scopelliti ascolto e sensibilità verso il centro di solidarietà Calabrese di don Mimmo Battaglia
Catanzaro 7 agosto 2011 - La lettera aperta scritta pubblicamente al Presidente Scopelliti da Don Mimmo Battaglia Presidente del Centro Calabrese di Solidarietà amareggia tutti coloro che nel tempo e nel loro piccolo hanno sempre fatto della lotta alla droga ed all’abuso di sostanze una ragione di impegno sociale di lavoro. [MORE]
Ma al contempo svela come a volte le Istituzioni più alte di questa Regione forse si abbandonano troppo ai calcoli tecnocrati e non guardano la realtà. Egregio Presidente Scopelliti la realizzazione del Progetto “ Catanzaro Città Regione “passa anche attraverso la valorizzazione ed il consolidamento dell’esistente. Infatti se è vero , come è vero,che è da un anno che Don Mimmo Battaglia attende un appuntamento col Presidente Scopelliti per rappresentare le giuste ragioni che dovrebbero vedere impegnata la Regione con investimenti ulteriori da destinare alle 'prestazioni di assistenza alle persone dipendenti da sostanze, Beh tutto ciò è semplicemente deludente.
Infatti il Direttore Generale dell’ASP di Catanzaro dopo ampia illustrazione della proposta contrattuale, ha comunicato al Centro Calabrese di Solidarietà, che il loro Budget è stato ulteriormente ridotto per l'anno 2011 rispetto all'anno precedente con l'assegnazione di 31 posti letto a regime residenziale a fronte di 69 posti letto regionali accreditati, ma soprattutto a fronte degli attuali 46 posti letto delle loro sedi operative già occupati da pazienti della Regione Calabria.
Egregio Commissario Straordinario Sanità e Presidente Scopelliti ma lei lo sa che la situazione come prospettata a Don Mimmo Battaglia, non consente di poter continuare a garantire le prestazioni ?
Egregio Commissario Sanità e Presidente Scopelliti ma lei lo sa che così il Centro Calabrese di Solidarietà sarà costretto a dover chiudere completamente una delle tre sedi operative con inevitabile conseguenza di riduzione del personale operante ?
Egregio Commissario Sanità e Presidente Scopelliti ma lei lo sa che si vedranno altresì costretti a dover immediatamente dimettere senza che l'iter terapeutico riabilitativo sia stato completato 15 ragazzi calabresi ?
Chi avviserà le loro famiglie che ancora una volta vedranno i figli tornare a casa senza che questa società sia stata in grado di dare risposte al loro disagio ?
che fine faranno i ragazzi che dovremmo dimettere, e quale criterio dovremmo utilizzare sulla scelta ?
Chi si assumerà la responsabilità di licenziare 10 educatori della nostra Associazione che da anni operano nelle nostre sedi e che improvvisamente si vedono catapultati nel mondo della disoccupazione, insieme alle loro famiglie ?
L’appello che mi sento di fare da Cittadino Calabrese Catanzarese e da Amministratore del Centro Destra, Presidente Governi la Sanità badando non solo ai numeri ma anche alla validità delle prestazioni; e cerchi magari nei suoi giusti ed innumerevoli impegni di trovare il modo ed il tempo per ascoltare le richieste del
Centro Calabrese di Solidarietà che bene opera da 25 anni ?
Grazie !!! .
Giampaolo Mungo