Cronaca

Muhlbauer: "Solidarietà a Facchini che occupano sede regionale. Inps intervenga"

Riceviamo e pubblichiamo la dichiarazione di Luciano Muhlbauer - Prc Milano

MILANO, 23 MAGGIO 2013 - Massima solidarietà con i lavoratori che stamattina hanno occupato la sede della direzione regionale lombarda dell’Inps, in via Gonzaga a Milano. E un pressante e urgente invito alla direzione dell’Inps di intervenire, al fine di tutelare il diritto al lavoro di questi operai, licenziati da una ditta appaltatrice dell’Inps perché avevano denunciato irregolarità e si erano organizzati sindacalmente.

Incredibile, ma vero. La piaga di quel sistema di appalti, subappalti e cooperative, sempre più diffuso sia nel settore privato che in quello pubblico, che riproduce un regime da fine ‘800 e che aggira allegramente e quotidianamente la sostanza della legislazione sul lavoro, si è fatto largo persino nell’Inps. Cioè, in quel ente pubblico finanziato dai contributi dei lavoratori ed esso stesso impegnato in un dura battaglia contro l’evasione contributiva.

Nella fattispecie stiamo parlando dei servizi di facchinaggio dell’Inps, esternalizzati e affidati mediante appalti al massimo ribasso. E come sempre accade in questi casi, domina il gioco dei subappalti e delle scatole cinesi, dove alla fine la trasparenza si trasforma in una chimera e i lavoratori vengono trattati peggio degli scatoloni che dovrebbero movimentare.

I lavoratori che oggi hanno occupato la direzione lombarda dell’Inps hanno pagato con la perdita del proprio posto di lavoro il semplice fatto di aver denunciato delle irregolarità e di essersi iscritto a un sindacato. Cioè, di aver esercitato i loro diritti e di non aver accettato il silenzio.

Quel sistema degli appalti e subappalti è una vera e proprio calamità per il mondo del lavoro italiano e il fatto che certe cose possano accadere addirittura all’Inps la dice lunga sul grado di degenerazione raggiunto. Occorre porvi fine e, soprattutto, occorre porre fine allo scaricabarile, per cui chi affida l’appalto non deve rispondere del comportamento dell’appaltatore e l’appaltatore non risponde del comportamento del subappaltatore.

Oggi l’Inps ha il dovere di intervenire direttamente, anzitutto per garantire il lavoro agli operai licenziati, ma anche per fare pulizia nei suoi appalti. Anche perché, se non lo fa l’Inps, chi altri dovrebbe farlo? [MORE]