Politica

Il Movimento 5 stelle e la democrazia interna: polemiche in Sardegna

CAGLIARI, 22 SETTEMBRE 2012 - Dopo le polemiche sollevate dal fuori onda di Favia e l’espulsione di Tavolazzi, il MoVimento 5 stelle di Beppe Grillo si trova a dover affrontare una nuova grana, questa volta in Sardegna. Un post, pubblicato il 19 settembre scorso sul forum del blog di Grillo, firmato con lo pseudonimo Amsicora da un simpatizzante sardo, ha messo in discussione, ancora una volta, la democraticità del MoVimento. Nel post, intitolato «I "piccoli" Favia (e Tavolazzi) crescono ... anche in Sardegna, e mettono su il "partito" 5 Stelle», si legge una vera e propria accusa nei confronti di chi, in Sardegna, vuole snaturare il MoVimento e utilizzarlo per i propri interessi personali. «Caro Beppe, caro Gianroberto, - si legge nel posto di Amsicora - intervenite prima che sia troppo tardi».

«Le tre liste civiche della Sardegna ( Alghero, Sennori e Quartucciu) – scrive Amsicora - hanno organizzato la "Prima Assemblea Regionale del Movimento 5 Stelle. Tutto in perfetto stile partitocratico con tanto di Regolamento di partecipazione molto dettagliato e selettivo e svolgimento dei lavori rigorosamente a "porte chiuse"». Quello che doveva essere un momento democratico di forte partecipazione, secondo l’autore del post, è diventato la dimostrazione che “la libertà sta diventando anarchia”. Gli scopi dell’assemblea, secondo quanto si legge nel post, sarebbero «(1) costituzione del gruppo regionale (Direzione Politica ?) (2) strumenti di controllo degli attivisti (Gestapo?) (3) creazione Comitato Esecutivo (Politburo?)».[MORE]

Amsicora critica fortemente Emanuela Corda, candidata alle scorse elezioni comunali come sindaco di Cagliari, e tutti i suoi “trombati”, infatti il MoVimento a Cagliari non ha alcun rappresentante nell’assemblea cittadina, «unico esempio in Italia!» sottolinea l’autore. L’accusa nei confronti di Corda e dei suoi compagni, è di aver messo in piedi l’Associazione 5 Stelle Cagliari con un preciso statuto e organi dirigenti, una vera e propria «‘organizzazione politica’ con tanto di Logo e Sito». Inoltre il gruppo avrebbe messo «i “piedi nel piatto” – si legge nel post - in modo da avere una bella rendita di posizione qualora ci fosse da decidere le candidature alle prossime elezioni regionali». Amsicora rivolge un appello a Grillo e Casaleggio e si augura che «i consiglieri eletti si occupino piuttosto di realizzare il programma civico invece di creare orticelli elettorali e posizioni dominanti da "capobastone"».

Nella home page del blog di Grillo è presente la risposta delle liste di Alghero, Quartucciu, Sennori e Cagliari, che inizia con queste parole: «Ormai anche il più piccolo sussulto della mente più mediocre del web trova spazio sui media: basta che il bersaglio sia il M5S». La critica è rivolta al giornalista di «Repubblica», Carmine Saviano, definito “il nuovo Montanelli spaziale”. Saviano è stato il primo giornalista a segnalare l’anomalia sarda e avrebbe utilizzato il post di Amsicora per costruire l’articolo sull’Associazione che, a quanto si legge nella risposta, non esisterebbe. Quindi il giornalista, che verrà denunciato da Emanuela Corda per quanto scritto su di lei, è accusato di aver fornito un’«informazione falsa, sconclusionata, priva di fondamento e diffamatoria». Dopo le accuse le liste di difendono precisando che «l'8 settembre le liste certificate sarde (e non l'Associazione 5 Stelle di Cagliari) hanno convocato un'assemblea generale aperta a tutti i gruppi, meetup e associazioni dell'isola per discutere di qualche noto problemino che attualmente affligge la nostra isola». Al contrario di quanto afferma Amsicora le liste si sono riunite per «decidere tutti in modo democratico e partecipato quale futuro avremmo voluto dare alla nostra isola. Le posizioni di comodo non erano in discussione».

Sembrerebbe quindi che in Sardegna non ci sia alcun problema di democrazia. Nel blog di Grillo è però presente una riflessione, del professore universitario Paolo Becchi, in merito alla continua attenzione mediatica sul dibattito interno nel MoVimento 5 stelle. Secondo Becchi i media intendono creare delle fratture all’interno del MoVimento, che è l’unica forza antisistema in grado di rompere le alleanze di potere nate attorno al governo Monti. In particolar modo il professore accusa «Repubblica» “che ha progressivamente sposato la causa della Terza Repubblica e ha iniziato a guidare la campagna di diffamazione contro il Movimento 5 stelle”. Nonostante ciò il polverone che si è creato attorno alla vicenda sarda, ha messo ancora una volta in evidenza che anche all’interno del MoVimento esistono dei pareri contrastanti, ma anche che, al di fuori del MoVimento, sono in molti a temere l’avanzata dei grillini.

(foto da unionesarda.it)

Laura Lussu