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MOTO GP: dominio totale di Marquez a Austin, Dovizioso porta la Ducati sul podio

AUSTIN, 13 APRILE 2014 – Una gara che sa di copione già recitato quella di Marc Marquez durante il GP d'America: parte dalla pole e tira dritto senza guardare in faccia nessuno fino all'ultima curva. Prima posizione e primo in campionato con 50 punti già portati meritatamente a casa, quella del Cabroncito potrebbe essere una replica della stagione 2013 che l'ha incoronato campione del mondo a soli 20 anni. Secondo Daniel Pedrosa, per tutta la gara dietro allo scarico di Marquez, mentre a chiudere il podio c'è un sorprendente Andrea Dovizioso, che è riuscito a trascinare la sua Desmosedici fino alla terza posizione, podio che a Borgo Panigale mancava addirittura dal16 settembre 2012 (con Valentino Rossi 2° a Misano).[MORE]


Male le Yamaha ufficiali: Jorge Lorenzo, decimo al traguardo, commette una clamorosa falsa partenza che gli è costata un drive thorugh e una rimonta disperata, mentre Valentino Rossi, per un quarto di gara veloce e competitivo tanto da lottare per il podio, ha dovuto rallentare e perdere diverse posizioni causa problemi alle gomme anteriori e chatterin, giungendo ottavo al traguardo con molto rammarico per ciò che poteva essere ma non è stato.

LA CRONACA

La gara è iniziata con un clamoroso colpo di scena di Jorge Lorenzo che si è ritrovato a commettere un errore da dilettante anticipando la partenza e compromettendo da subito la sua gara. rimediando un ride through. Buona partenza invece per entrambe le Ducati e soprattutto per Marc Marquez, che dalla pole va ad agguantarsi immediatamente la testa della corsa e prende subito le distanze insieme al compagno di squadra Pedrosa, mettendo in scena quella che poi sarà una gara a senso unico delle Honda.

Sembrerebbe esserci solo il terzo gradino del podio disponibile per I piloti “normali”, percui lo spettacolo è tutto nelle retrovie tra Iannone (3°), Bradl, Crutchlow, Dovizioso e un Rossi che, dopo una pessima partenza, in cinque giri è già quarto dietro Iannone e in grado di lottare per ia terza piazza. I suoi sogni però si infrangono intorno al settimo giro, quando la sua Yamaha inizia a presentare problemi di chattering e si vede costretto a rallentare e perdere posizioni, finendo ottavo.

Con Valentino fuori la lotta per il podio rimane una storia tra Iannone, Dovizioso e Bradl. L'abbruzzese viene tradito dall'anteriore ed è costretto ad accontentarsi del 6° posto, mentre la rivalità tra Dovizioso e Bradl si fa sempre più serrata, fino a quando il forlivese, a quattro giri dalla fine, riesce a mettere le gomme davanti a quelle del tedesco e a mantenere la posizione a denti stretti fino alla bandiera a scacchi. Male l'altro ducatista, Cal Crutchlow, che dopo una serie di problemi viene sbalzato dalla sua moto a otto giri dalla fine, riportando una probabile frattura alla mano. Nonostante la sfortuna dell'inglese, la rossa di Borgo Panigale festeggia un podio che in casa Ducati mancava da settembre 2012.

L'ORDINE DI ARRIVO
1. Marc Marquez Honda 43'33"430 2. Dani Pedrosa Honda a 4"124, 3. Andrea Dovizioso Ducati 20"976, 4. Stefan Bradl  Honda 22"790, 5. Bradley Smith Yamaha 22"963 6. Pol Espargaro Yamaha 26"567 7. Andrea Iannone Ducati 28"257, 8. Valentino Rossi Yamaha 45"519, 9. Aleix Espargaro Yamaha 47"605, 10. Jorge Lorenzo Yamaha 49"111

Stefania Putzu