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Mostra ARTinsieme con la collaborazione speciale degli ospiti dello Spazio Al.Pa.De.

CATANZARO, 30 APRILE 2013 - Gli ospiti dello Spazio Alzheimer Parkinson e Demenze gestito dalla Ra.Gi. Onlus in collaborazione con Fondazione Betania Onlus, saranno artisti espositori delle loro opere nel corso dell’anteprima della settimana della cultura “RotarArt” organizzata dal Rotaract Club di Catanzaro, il Rotaract Club Distretto 2100, il Comune di Catanzaro Assessorato alla Cultura, in collaborazione con l’Associazione Ra.Gi. Onlus, l’Associazione Gutemberg Calabria e la Casa del Cinema Catanzaro.

La mostra partirà giovedì 2 maggio prossimo e fino a giorno 5 maggio Villa Margherita sarà allestita di arte e di cultura. Tra i quadri esposti, di certo illustri e degni di ammirazione realizzati dai maestri dell’Accademia delle Belle Arti, ci saranno anche i “capolavori” creati dai malati di Alzheimer e Parkinson dello spazio Al.Pa.De.

Nel centro diurno specializzato nel trattamento non farmacologico e terapeutico espressivo delle patologie dementigene , sono attivati diversi laboratori tra cui quello “aritistico –emozionale” seguito dalla dott.ssa Simona Severino.

“E’ proprio da questo particolare laboratorio ed a seguito dell’invito del Rotaract Club – afferma la Severino – che è nata l’idea di esporre all’interno della mostra “ARTinsieme” anche le opere realizzate dagli ospiti dello “Spazio Al. Pa. De”. Io amo definire questo setting artistico-emozionale perché le attività creative svolgono un ruolo terapeutico importante per i pazienti che soffrono di queste patologie, poiché agiscono sui circuiti emozionali che, rispetto a quelli cognitivi, restano preservati più a lungo nel decorso della malattia.

Noi accompagniamo i nostri ospiti nelle loro attività, che a volte possono sembrare anche incoerenti, accettandole come espressione di sentimenti ed emozioni, vedendo in loro un disperato sforzo di restare allacciati al mondo, conservare , ove non è più possibile recuperare, i legami affettivi e le emozioni. Quello che interessa non è la qualità del disegno ma il processo di realizzazione dell’opera, l’utilizzo di materiali, lo stimolare quanto più possibile le facoltà sensoriali.

L’arte può diventare terapia non farmacologica poiché permette di far ritrovare al paziente affetto da demenza, quel “gancio” perduto tra il mondo interiore e il mondo esteriore, traducendo i contenuti interni in forme artistiche”.

A Villa Trieste saranno esposti originali opere d’arte realizzate congiuntamente dai pazienti della Ra.Gi. e da quelli di Fondazione Betania Onlus più i lavori che i pazienti hanno realizzato nei due anni di apertura del centro.

“Un ringraziamento sentito va alla presidente del Rotaract Gloria Severino per la sensibilità ed il rispetto che ha dimostrato verso i pazienti e verso le nostre metodologie – ha detto la presidente della Ra.Gi. Elena Sodano –. Credo che lasciar parlare le nuove idee ha sempre portato buoni bottini per chi ha il coraggio di rischiare una visione ampia rispetto a quello che si sta muovendo oggi nello scenario dell’assistenza alle persone affette da Alzheimer e Parkinson . Anche se capisco che spesso è difficile uscire dagli schemi usuali per adottare quel punto di vista “altro” , penso che la capacità di rinnovarsi e di crescere spesso passa anche per il sapersi aggirare dentro schemi intricati ma aperti al cambiamento di nuovi percorsi.

 Ed è proprio quello che da due anni a questa parte lo spazio Al.Pa.De. sta facendo nonostante tutte le difficoltà incontrate. Quindi grazie al Rotaract che darà ai nostri pazienti ed alle loro famiglie ed ai pazienti di Fondazione Betania Onlus la possibilità di riscoprirsi in grado di “manifestarsi ed essere presenti al mondo” nonostante la malattia”. [MORE]