Politica

Moscovici, "Serve un sussulto politico per non disfare l'Europa"

ROMA, 1 MARZO 2017 - "Siamo in un mondo pericoloso: ci sono delle forze che vorrebbero smantellarci, e penso alle politiche americane e alla politica russa, e a forze interne che potremmo temere come la Brexit". Queste le parole del Commissario europeo agli Affari economici e finanziari, Pierre Moscovici, che - nel corso di un'audizione in Parlamento in videoconferenza - rilancia l'idea di un'Europa politica per fare fronte alle sfide geopolitiche internazionali. "Serve un sussulto politico per lottare per una Ue più democratica e più efficace anche a livello economico", ha aggiunto. [MORE]

"Se così tanti vogliono dividere l'Unione europea forse è proprio perchè la Ue è forte e disturba" dichiara Moscovici. Per il Commissario, l'Europa di oggi è minacciata da "dubbi esistenziali" e dall'"avanzata del populismo". In questo contesto, "la Commissione ha voluto assumersi le sue responsabilità e proporre il dibattito" sulla direzione da prendere, evocando il Libro Bianco sul futuro dell'Unione promosso da Jean-Claude Juncker.

"Si può continuare come adesso o ritornare a opzioni più nazionali - chiosa Moscovici - tocca ai nostri concittadini dibattere". Per il Commissario europeo, "disfare l'Europa è una delle opzioni" ma quella "che ha la mia simpatia è un sussulto europeo", di chiara natura politica.

Tra le soluzione proposte, quella della creazione di un Superministro delle Finanze europeo. L'Unione "deve andare fino in fondo, e dotarsi di un Tesoro europeo, per una trasformazione progressiva. A titolo personale - ha aggiunto Moscovici - sono favorevole a un concetto estremamente ambizioso di zona euro, di una capacità di bilancio che permetta da una parte di prolungare il piano Juncker, che è una formidabile opportuntà per l'Italia e che naturalmente rappresenta solo inizio" e, dall'altra, "di sostenere un'assicurazione minima contro la disoccupazione". Tutto ciò, ha osservato, "troverà senso modificando la governance con un ministro delle Finanze della zona euro".

Venendo nello specifico sui conti pubblici italiani, Moscovici è apparso fiducioso sull'esito positivo della trattativa in corso tra Roma e Bruxelles in merito all'aggiustamento richiesto dello 0,2% del PIL. L'Italia "assumerà le proprie responsabilità e il dialogo andrà avanti", ha detto Moscovici. "Sappiamo che è necessario un certo tempo perchè le riforme possano diventare operanti, per cui non vogliamo giudicare con troppa fretta. Siamo nei tempi e nello spirito di un dialogo che potrebbe concludersi positivamente".

Daniele Basili

immagine da eunews.it