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Mosca, incendio in un ospedale psichiatrico: 38 morti
MOSCA (RUSSIA), 26 APRILE 2013 – L’incendio di un ospedale psichiatrico di Ramensky, cittadina della regione di Mosca situata una quarantina di chilometri a sud-est della capitale russa, ha provocato la morte di trentotto persone nella notte. La notizia è stata divulgata da un funzionario del ministero della Salute.
Il portavoce del ministro Oleg Salagay ha riportato: «Stando alle informazioni preliminari, 38 persone sono morte, compresi due medici. Tre persone sono sopravvissute: una infermiera ha portato fuori dall'edificio in fiamme due pazienti».
Le cause dell’incendio non sono ancora del tutto chiare ma la polizia ipotizza un corto circuito che avrebbe provocato la strage. Il rogo è divampato dal tetto della struttura e da lì si è propagato nell’edificio. Quasi tutti i pazienti dell’ospedale sono morti a causa dell’inalazione del fumo, nonostante la sirena dell’allarme fosse stata attivata, a causa dei forti sedativi che hanno impedito ai degenti di sentirne il suono.
Ora le fiamme sono state domate e si recuperano i corpi con fatica a causa della fitta coltre di fumo provocata dalle fiamme. Per ora, dodici cadaveri sono stati presi e condotti fuori dall’ospedale.
Dure le polemiche contro la lentezza delle operazioni dei vigili del fuoco, che hanno impiegato lunghe ore a domare l’incendio e a recuperare i corpi. Il Comitato Investigativo della Federazione, principale organo inquirente che dipende direttamente dal Cremlino, ha annunciato l'apertura di un'inchiesta penale per omicidio colposo plurimo.[MORE]
(fonte e foto: AGI)
Cristina Rendina