Cultura e Spettacolo
É morto Vincenzo Cerami, autore del film "La vita è bella"
ROMA, 17 LUGLIO 2013 - Muore a 72 anni, dopo una lunga malattia, Vincenzo Cerami, sceneggiatore, drammaturgo e scrittore, autore, tra tanti capolavori cinematografici, del film vincitore di tre Oscar nel 1999 La vita è bella di Roberto Benigni.
Cerami nacque nel 1940 a Roma, si interessò sin da ragazzino al cinema, alla poesia ed alla letteratura, dal momento che ebbe come insegnante di lettere alle scuole medeie Pier Paolo Pasolini. Fu proprio il celebre poeta e regista ad introdurlo nel mondo del cinema, volendolo al suo fianco come aiuto regista per le riprese del film Uccellacci e uccellini.
Sempre Pasolini, dieci anni dopo, si interessò alla pubblicazione del primo libro di Cerami, Un borghese piccolo piccolo, che diventò poi un capolavoro cinematografico di Mario Monicelli con protagonista Alberto Sordi.
Successivamente si iscrisse alla facoltà di fisica, ma il suo amore più grande fu quello per l'arte del cinema e la scrittura, entrando a far parte di un mondo che gli consentì di entrare in contatto con i grandi del cinema e la letteratura, come Alberto Moravia, Totò, Massimo Troisi, Federico Fellini, che per lui furono dei veri e propri maestri di vita.
Il successo più grande lo raggiunse con la sceneggiatura del meraviglioso film La vita è bella, al fianco di Roberto Benigni che lui stesso definì ‹‹La creatura più bella che abbia mai incontrato››. Con Benigni collaborò anche alla realizzazione de Il piccolo diavolo, Il mostro e Pinocchio.
Cerami ricoprì anche incarichi pubblici. Fu Ministro dei Beni Culturali del governo ombra del PD al Governo Berlusconi IV, fino al 2009, quando fu nominata Giovanna Melandri. Nello stesso anno fu assessore alla cultura al Comune di Spoleto.
Risale ad un mese fa il suo appello al governo italiano affinché si investa nella cultura, letto dalla figlia Aisha al Presidente della Repubblica al Quirinale:
‹‹La nostra speranza e' che lo Stato e le imprese decidano insieme di investire sulle bellezze d'Italia e prendano coscienza che la cultura, il talento, la fantasia sono una risorsa reale››
Valentina D'Andrea
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