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Morto Neil Armstrong, primo uomo sulla luna

CINCINNATI (STATI UNITI), 25 AGOSTO 2012. Oggi è morto Neil Armstrong, il primo uomo a mettere piede sulla Luna. Aveva compiuto 82 anni da poco e il 7 agosto aveva subito un intervento chirurgico al cuore per l'inserimento di 4 bypass.[MORE]

Il 20 luglio 1969 tre uomini atterrarono sulla Luna nell'area chiamata Mare della Tranquillità. Neil Armstrong fu il primo a scendere dal modulo lunare, Eagle, staccatosi dal modulo di comando, Columbia, e mise il piede sinistro sul suolo lunare, fu poi seguito da Buzz Aldrin, il pilota di Eagle, mentre Michael Collins rimase sul modulo di comando, di cui era il pilota. Armstrong, prima di entrare per la prima volta in contatto con la Luna pronunciò l'ormai famosissima frase "questo è un piccolo passo per un uomo, ma un grande balzo per l'umanità".

La missione Apollo 11 fu lanciata da un razzo Saturn V il 16 luglio 1969 dal Kennedy Space Center alle ore 9:32:00 ora locale. L'America e l'Urss erano in piena guerra fredda e la corsa allo spazio fu uno dei tanti terreni su cui si giocò questo scontro. Già nel 1957 l'Urss aveva lanciato nello spazio il primo satellite della storia, lo Sputnik 1, l'anno seguente fu la volta dello Sputnik 2, che aveva a bordo la cagnolina Kudrjavka (erroneamente fu chiamata Laika dalla stampa, ma quello era il nome della razza in russo), primo essere vivente a viaggiare nello spazio, e nel 1961 era stata ancora l'Urss la prima potenza a spedire un uomo nello spazio, Yuri Gagarin, a bordo del Vostok 1. L'America quindi non poteva permettersi di farsi precedere anche nel primo atterraggio sulla Luna, così il presidente degli Stati Uniti John F. Kennedy lanciò il programma Apollo il 25 maggio 1961, che dopo una serie di missioni avrebbe portato l'uomo sulla Luna nel 1969.

Neil Armstrong e Buzz Aldrin spiegarono sul suolo lunare la bandiera americana e posero una targa con scritto "in questo punto degli uomini provenienti dal pianeta Terra misero piede per primi sul suolo lunare, luglio 1969 a.c. Veniamo in pace per l'intera umanità", firmata dai tre uomini della missione e dal presidente degli Stati Uniti Richard Nixon.

Nel caso la missione non fosse andata a buon fine era stato preparato un comunicato stampa, conservato negli archivi di Washington D.C., datato 18 luglio 1969 in cui c'erano scritte queste parole: « Il destino ha voluto che gli uomini che sono andati sulla Luna per esplorarla in pace, rimarranno sulla Luna per riposare in pace. Questi uomini impavidi, Neil Armstrong ed Edwin Aldrin, sanno che non c'è speranza per il loro recupero. Ma sanno che c'è speranza per l'umanità nel loro sacrificio.
Questi due uomini stanno donando le loro vite per l'obiettivo più nobile dell'umanità: la ricerca della verità e della conoscenza. Si addoloreranno le loro famiglie ed i loro amici; si addolorerà la loro nazione; si addolorerà tutta la gente del mondo; si addolorerà la Madre Terra per avere mandato due dei suoi figli verso l'ignoto.

Nella loro esplorazione, hanno unito le popolazioni del mondo come se fosse una; nel loro sacrificio, hanno legato ancora più strettamente la fratellanza tra gli uomini. Nei giorni antichi, gli uomini hanno guardato le stelle ed hanno visto i loro eroi nelle costellazioni. Oggi, noi facciamo lo stesso, ma i nostri eroi sono uomini in carne e ossa.

Altri seguiranno e certamente troveranno la loro via di casa. La ricerca dell'Uomo non verrà negata. Ma questi uomini erano i primi, e i primi resteranno nei nostri cuori.

Ogni uomo che guarderà la Luna nella notte, saprà che c'è da qualche parte un piccolo angolo che sarà per sempre l'umanità».

(immagine da www.deadline.com)

Fabio Brambilla Pisoni