Cronaca

È morto Mirko Tremaglia, l'ex ministro degli italiani nel mondo

BERGAMO, 30 DICEMBRE 2011 – Si è spento all'età di 85 anni l'ex ministro Mirko Tremaglia, esponente storico della destra italiana. Il decesso, secondo quanto appreso dagli ambienti parlamentari, è avvenuto nel pomeriggio di oggi nella sua casa di Bergamo. Con alle spalle un passato che lo ha visto impegnato come deputato in unidici legilsature, Tremaglia è ricordato da tutti come il padre della legge che ha riconosciuto il diritto al voto degli italiani all'estero. [MORE]

Nato a Bergamo il 17 Novembre 1926 e laureato in Giurisprudenza, Tremaglia è passato alla storia come uno dei membri più attivi tra le fila dei partiti della destra. Cominciata la militanza a 17 anni come ragazzo della Repubblica di Salò, l'ex ministro per gli Italiani all'Estero aveva proseguito la sua campagna politica prima nei ranghi del Msi e poi in quelli di An fino alla decisione di confluire nel 2010 nel bacino di Futuro e Libertà.

Ma al successo politico dell'ex ministro si sono alternati anche momenti di profonda sofferenza e frustrazione, come quando nel '45 Tremaglia venne catturato dagli Alleati e rinchiuso nel campo di concentramento di Coltano oppure quando nel dopoguerra fu espulso dall'Università Cattolica di Milano dopo che era emerso il suo passato da repubblichino.

Nonostante l'irriducibile animo che alimentava la sua passione per la politica, Tremaglia verrà sempre ricordato nei manuali di storia come l'uomo che per 40 anni si è battuto per riconoscere il diritto al voto degli italiani all'estero. Il suo nome rimarrà infatti sempre impresso nella memoria collettiva politica per essere stato il primo tra quelli comparsi tra le firme apposte sull'emendamento passato alla Camera il 30 Giugno 1993, il quale prevedeva l'istituzione di quattro circoscrizioni estere per l'elezione di 20 deputati.

Il più alto riconoscimento ottenuto per il suo impegno in favore degli italiani all'estero giunse prima nel 2000 con l'approvazione della cosiddetta Legge Tremaglia e in seguito con la sua nomina come ministro per gli italiani all'estero, carica ricoperta dall'ex avvocato dal 2001 fino al 2006.

Unanime il cordoglio espresso dal mondo politico, a partire proprio dallo stesso presidente della Camera Gianfranco Fini nonché stretto collaboratore dell'ex ministro. ''La comunità nazionale deve molto a Tremaglia, a partire dalla legge che ha consentito l'esercizio del diritto di voto dei nostri connazionali all'estero, realizzata nel periodo in cui fu ministro per gli Italiani nel Mondo, a coronamento di una lunga e coerente battaglia politica'', ha detto Fini durante il discorso in memoria dell'amico scomparso.

Parole simili pronunciate anche dall'attuale ministro degli Esteri Giulio Terzi, che ha detto di essere ''profondamente addolorato e colpito dalla perdita di una così grande personalità del nostro mondo politico che per oltre 40 anni si era interamente dedicata alla causa degli Italiani nel mondo, alla difesa ed alla proiezione dell'italianità nel mondo, della cultura e dei valori del nostro Paese''

Conclude infine il sindaco di Roma Gianni Alemanno, che ha ricordato Stramaglia come colui che è stato un “esempio di amore per l'Italia, di senso istituzionale e – ha aggiunto il sindato - che ha dato voce e dignità a tutti gli italiani nel mondo".

Riccardo Marcucci