Cronaca

Morto lo pneumologo Antonio De Donno il medico della cura al plasma contro il Covid

Trovato senza vita martedì 27 luglio da alcuni parenti nella sua casa nel mantovano il corpo del medico 54enne Giuseppe De Donno,  ex primario di pneumologia dell'ospedale Carlo Poma di Mantova. A inizio giugno si era dimesso dal nosocomio mantovano per iniziare dal 5 luglio, dopo una vita trascorsa in corsia, la sua nuova attività di medico di base a Porto Mantovano. 

Gli uomini del colonnello Antonello Minutoli, comandante provinciale dei carabinieri di Mantova, coordinati dalla Procura di Mantova, stanno indagando sulla vicenda per chiarire le dinamiche del decesso.  

Secondo le prime notizie il dottor De Donno che  non avrebbe lasciato alcun messaggio per spiegare il proprio gesto,  secondo TGCOM24 nel pomeriggio di ieri nella sua abitazione di Curtatone, vicino a Mantova, si sarebbe tolto la vita impiccandosi. L'ex primario, tra i simboli della lotta al Covid, principalmente attraverso l'utilizzo del plasma iperimmune, lascia la moglie, Laura, e due figli, Edoardo e Martina.

Alla famiglia dell'ex primario sono arrivati numerosi messaggi di cordoglio, tra cui quello di Red Ronnie, che lo ricorda su Facebook: “Ricordo l'intervista che ho fatto quando è diventato un eroe, salvando 58 malati terminali di Covid  utilizzando il plasma di donatori” - ha detto - “[…] il dottor Giuseppe De Donno, dopo aver salvato tante vite, è stato emarginato ed è tornato a fare il medico di base, oggi ha preso una corda e ha deciso di abbandonare questo pianeta, lui che ha salvato tante vite”. 

“Non ci volevo credere” - ha esordito il leader della Lega Matteo Salvini - “Perdiamo una bella persona, un grande medico, che durante il Covid ha lottato come un leone per salvare centinaia di vite, spesso contro tutto e tutti. Buon viaggio Giuseppe, lasci un vuoto grande”. 

Il direttore dell'Asst di Mantova Raffaello Stradoni ha affermato: "Siamo frastornati Giuseppe era onesto fino in fondo e si è sempre speso per la verità e per gli altri: durante la prima ondata del Covid aveva dato il meglio di se stesso. Aveva investito moltissimo sul plasma, cura che ora è stata abbandonata ma che nonostante tutto aveva dato i suoi frutti: per lui è stato sicuramente un colpo difficile da gestire. È una grave perdita per tutti".

il sindaco di Curtatone Carlo Bottani, amico intimo del medico quale interprete del sentimento dell’intera comunità sotto shock ha detto tra le lacrime: "Giuseppe era una persona straordinaria. Ho avuto il privilegio di essere al suo fianco nella prima fase del lockdown e ho visto quanto si è speso per i suoi pazienti. La storia lo ricorderò per il bene che ha fatto".

Luigi Palumbo

Fonte immagine: La Repubblica