Cronaca

Morto l'ex boss del clan dei Casalesi Carmine Schiavone

CASERTA, 22 FEBBRAIO 2015 - E' morto all'età di 72 anni Carmine Schiavone, dopo la caduta dal tetto della sua abitazione nel viterbese. Trasportato d'urgenza in ospedale, è morto a seguito di un infarto. L'ex boss del clan dei Casalesi per diversi anni era stato amministratore e consigliere del clan.

Schiavone dal lontano 1993 è stato collaboratore di giustizia, e da poco era uscito dal programma di protezione testimoni. Aveva fatto clamorose dichiarazioni sul sotterramento dei rifiuti nella cosidetta "Terra dei fuochi", che avevano fruttato al clan ben 700 milioni delle vecchie lire. "Nel giro di vent’anni sarebbero morti tutti", aveva dichiarato Schiavone, riferendosi all'ingente quantitativo di rifiuti sotterrato in quelle terre, che è stato causa di veleni e malattie. Rifiuti radioattivi “dovrebbero trovarsi in un terreno sul quale oggi ci sono le bufale e su cui non cresce più erba”, raccontava Schiavone. Nel business del traffico dei rifiuti, secondo il pentito, erano coinvolte mafia, ‘ndrangheta e Sacra Corona Unita.  E proprio grazie alle sue scottanti dichiarazioni, che era scattata l'operazione Spartacus che aveva portato all'arresto di 136 persone ritenute affiliate al clan dei Casalesi. Vi fu un lungo processo al termine del quale vennero condannati il cugino di Carmine Schiavone, Francesco Schiavone detto Sandokan, Michele Zagaria e Francesco Bidognetti, ritenuti i capi del clan.

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Al termine del programma di protezione testimoni, Carmine Schiavone si era trasferito con la sua famiglia nella Tuscia, in una casa vicino al Lago Vico (Viterbo), dove poi è morto. Nel 2008 il suo nome tornò alla ribalta della cronaca, quando secondo alcune testimonianze rilasciate alle forze dell'ordine, lo volevano coinvolto in un attentato contro lo scrittore Roberto Saviano. Negli ultimi anni aveva concesso diverse interviste sul traffico illecito di rifiuti nella Terra dei Fuochi.

 

(foto:ambienteambienti.com)

Filomena I. Gaudioso