Morto il regista Carlo Lizzani: si è suicidato a 91 anni
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ROMA, 5 OTTOBRE 2013 - Carlo Lizzani, uno dei più celebri registi del panorama italiano, si è suicidato poche ore fa lanciandosi dal balcone del suo appartamento al terzo piano di via dei Gracchi. Sono stati i vicini a chiamare la polizia intorno alle 15 dopo aver sentito il tonfo. Immediatamente sul posto polizia e 118.
Carlo Lizzani aveva 91 anni e, come tutti i media ricordano in questi minuti, il suo disperato gesto non può non ricordare il suicidio di un altro importantissimo regista italiano, Mario Monicelli, che si tolse la vita tre anni fa gettandosi dal quinto piano dell'ospedale San Giovanni di Roma, dove era ricoverato per un tumore in fase terminale.
Secondo alcune indiscrezioni Lizzani era depresso da tempo, a causa di una vecchiaia non più serena dopo la malattia della moglie, costretta a letto. Anche lui era accudito da una badante e non stava bene in salute. Non ha lasciato nessuna lettera.
Tra i suoi film più celebri ricordiamo Cronache di poveri amanti, tratto dall’omonimo libro di Vasco Pratolini del 1954, Il Processo di Verona del 1963, Banditi a Milano del 1968, Mussolini ultimo atto del 1974, Fontamara del 1977 tratto dal libro di Silone. Lizzani fu anche direttore della Mostra del Cinema di Venezia dal 1979 al 1982 e ricevette una laurea honoris causa in scienze della comunicazione dall'Università di Torino nel 1999.
Fu anche un importante critico cinematografico che ebbe il merito di portare la cronaca sul grande schermo attraveso documentari su Luchino Visconti e Roberto Rossellini, Attraverso il Novecento nel 1998 e Il mio lungo viaggio nel secolo breve del 2007, una sua autobiografia.
Valentina D'Andrea
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