Cronaca

Morte del piccolo Dario, l'autopsia non scioglie i dubbi

PALERMO, 11 APRILE 2012 – È stata eseguita ieri l'autopsia sul piccolo Dario Rizzo, morto lo scorso venerdì sera mentre giocava a pallone al Villaggio Santa Rosalia. «L'autopsia» - ha spiegato il professor Paolo Procaccianti, direttore dell'Istituto di Medicina legale del Policlinico di Palermo - «ha escluso solo cause violente, fatti traumatici. Non sono state riscontrate, però, malformazioni macroscopicamente evidenti».
Per capire quale è stata la causa del decesso, dunque, bisognerà aspettare altri sessanta giorni, quando verranno resi noti i risultati dell'esame istologico. Tra le ipotesi da accertare, quella che il piccolo fosse affetto da una malformazione congenita o che il decesso sia avvenuto per la rottura di un aneurisma.

A livello investigativo, intanto, tutto sembra essersi fermato a quel “minuto prima” in cui tutti i testimoni ascoltati dai carabinieri hanno visto il piccolo, per poi voltarsi e non vederlo più.
Intanto rimane in piedi la pista dell'uso di anabolizzanti, in parte confermata anche dal responso del medico dell'ospedale Civico, primo ad aver visitato il piccolo Dario, che – come dichiarava la madre nei giorni scorsi – aveva iniziato a potenziare il fisico da autodidatta. [MORE]

Intanto a Villaggio Santa Rosalia è iniziata a circolare una nuova versione dei fatti, ora al vaglio degli inquirenti, che spiegherebbe anche il perché della tuta strappata, che vorrebbe il piccolo Dario in fuga da qualcuno.
Se ciò fosse vero, però, bisognerà trovare risposta al chi ed al perché.
Tra sessanta giorni tutte le domande fin qui aperte dovrebbero trovare risposta.


(foto: palermo.repubblica.it)
Andrea Intonti