Morte Bin Laden: i primi dettagli sul blitz americano
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Morte Bin Laden: i primi dettagli sul blitz americano

lunedì 2 maggio, 2011

New York - 2 maggio 2011 - Al 99,9% è lui, Osama Bin Laden. Secondo fonti ufficiali americane l'esame del DNA effettuato sul suo corpo confermerebbe trattarsi proprio dell'uomo più ricercato del pianeta, ideatore e mentore dell'attacco alle Torri Gemelle dell'11 settembre 2011.
In questi casi – come in altre celebri circostanze – resta sempre quella piccolissima percentuale di dubbio, di mistero, a separare l'assoluta verità dalla leggenda che accompagna da sempre gli episodi più oscuri della storia mondiale.[MORE]
La foto apparsa online in cui si vede il volto tumefatto del leader di Al Quaida colpito da un proiettile mortale ha scatenato il popolo di internet che subito ha svelato il bluff: un ritocco con Photoshop ha spinto milioni di persone a credere che fosse davvero quella la vera identità del terrorista, salvo poi attendere la smentita delle autorità a stelle e strisce.
Intanto giungono particolari sul blitz: un fidatissimo corriere di Osama ha consentito alle forze USA di compiere l'irruzione nella quale ha perso la vita 5 persone, compreso Bin Laden: le altre sono uno dei suoi figli, come anticipato da fonti del Pentagono, e due uomini che si presume fossero "messaggeri" del leader del network del terrore, e una donna. Altre due donne sono rimaste ferite.
Prima di seppellire il corpo in mare, si è svolto un rito religioso nelle acque settentrionali del Golfo Persico, sulla portaerei americana Carl Winson.
Grande gioia, unita a crescente preoccupazione per le reazioni dei fondamentalisti arabi, nelle parole del presidente americano Barack Obama, che racconta nei dettagli l'operazione di intelligence: “La scorsa settimana sono giunto alla conclusione che avevamo informazioni sufficienti per entrare in azione ed ho autorizzato una operazione per catturare Osama bin Laden ed assicurarlo alla giustizia ed oggi, con la mia autorizzazione, gli Stati Uniti hanno lanciato una operazione mirata contro un fabbricato in Abad Abad, in Pakistan. Un piccolo team di americani ha effettuato l'operazione con coraggio e bravura straordinari. Nessun americano e' rimasto ferito. I militari hanno fatto tutto il possibile per evitare che vi fossero vittime civili''. ''Dopo una sparatoria, hanno ucciso Osama bin Laden e preso custodia del suo corpo'', ha concluso Obama.
Emergono dettagli anche sul bunker nel quale si rifugiava il principe del terrore: un complesso residenziale di lusso e con misure di massima sicurezza, circondato da un muro alto fino a 5 metri e mezzo su cui corre il filo spinato, con altri muri posti all'interno che separano le varie zone del compound. La proprietà è valutata circa "un milione di dollari americani, ma non ci sono connessioni telefoniche o internet", raccontano i funzionari Usa.
In tutti i paesi si temono ora rappresaglie da parte dei seguaci di Bin Laden e pertanto sono state innalzate le misure di sicurezza specie nei luoghi ritenuti più sensibili (aeroporti, stazioni, ambasciate).
L'organizzazione fondamentalista araba di Hamas e i talebani del Pakistan iniziano già adesso a gridare vendetta per l'uccisione del loro leader, etichettata come “crimine compiuto dagli Stati Uniti d'America”.

[foto da ansa.it]


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