Morte Beau Solomon: il Gip convalida il fermo per omicidio volontario
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ROMA - Massimo Galioto, il senzatetto di 41 anni accusato di aver spinto nel Tevere lo studente americano Beau Solomon, resta in carcere. Il gip Maria Agrimi nella giornata di giovedì 7 luglio ha convalidato il fermo per il clochard, il quale, nel corso dell'interrogatorio di garanzia, alla presenza dell'avvocato Michele Vincelli, si è avvalso della facoltà di non rispondere. L'uomo resta dunque in carcere con l'accusa di omicidio volontario aggravato dai futili motivi.
"Chiederemo una serie di perizie a cominciare dai filmati perché in questa vicenda ci sono ancora aspetti da chiarire. Il mio assistito, che ho trovato provato dalla detenzione, si dichiara innocente e nega di aver spinto nell'acqua il giovane". Lo ha dichiarato il penalista Michele Vincelli per spiegare il motivo in base al quale il suo assistito avrebbe preferito non rispondere alle domande del Gip. [MORE]
Dal risultato dell'esame autoptico effettuato presso l'Istituto di medicina legale dell'Università La Sapienza di Roma sul corpo di Beau Solomon, è emerso che il giovane studente americano, trovato senza vita lo scorso 4 luglio nel Tevere, è morto annegato e che lo studente era ancora vivo quando è stato spinto nel fiume.
Luigi Cacciatori
Immagine da roma.corriere.it