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Morosini, concluse le indagini. Indagati tre medici

PESCARA, 30 OTTOBRE 2013 – Concluse le indagini sul caso Morosini, il giovane calciatore che si accasciò a terra durante la partita Pescara – Livorno il 14 aprile 2012: nel registro degli indagati tre medici, mentre è stato assolto il primario dell’ospedale di Pescara. [MORE]

Un evento che raggiunse dimensioni europee, quello di Piermario Morosini, arrivando anche in Spagna dove, allo stadio Santiago Bernabeù, si osservò un minuto di silenzio per la sua morte. Il centrocampista del Livorno, il 14 aprile 2012, si accasciò a terra per un’improvvisa crisi cardiaca durante la partita del campionato di Serie B. Immediati i soccorsi per il giovane che però muore in ospedale alle 16:45 dello stesso giorno.

Il 2 luglio 2012 sono stati resi pubblici i risultati definiti dell’autopsia che hanno confermano la presenza di una malattia rara ed ereditaria legata al cuore, la cardiomiopatia artmogena, la quale ha causato la morte improvvisa del calciatore.

Dati questi risultati, il sostituto procuratore Valentina D’Agostino ha aperto un’indagine il 10 settembre 2012 che si è conclusa oggi. Le accuse risultano a carico del medico sociale del Pescara, Ernesto Sabatini, del medico sociale del Livorno, Manlio Porcellini e del medico del 118 di Pescara, Vito Molfese per il mancato uso del defibrillatore, strumento molto utile nei casi che presentano questa patologia e che, per gli inquirenti, in minima misura avrebbe potuto aiutare, se non salvare, Morosini.

L’avviso di conclusione delle indagini è stata inviato ai medici nei giorni scorsi ed entro la fine dell’anno il pm dovrà decidere se chiedere il rinvio a giudizio dei tre medici coinvolti. Salvo, invece, Leonardo Paloscia, primario dell’ospedale di Pescara, che in un primo momento era stato messo in accusa.

Erica Benedettelli

[immagine da notizie.it]