Cronaca
L'Abi, Casini e la Consob auspicano ritorsioni contro Moody's dopo il declassamento
ROMA 15 MAGGIO 2012- Dopo il declassamento da parte dell'angenzia di rating Moody's è giunta la reazione molto forte da parte delle istituzioni economiche e politiche italiane.
L'Abi etichetta il giudizio di Moody's come una vile <<aggressione all'Italia, alle sue imprese, alle sue famiglie, ai suoi cittadini contro cui saranno valutate già da domani tutte le azioni per tutelare gli interessi dell'economia.>> questo quanto si legge in una nota.
<<Ancora una volta le agenzie di rating si confermano come un elemento di destabilizzazione dei mercati con giudizi parziali e contradditori - l'associazione Banche italiane aggiunge - Per abbassare il rating questa volta si tirano addirittura in ballo le misure di austerità varate dal Governo Monti (''riducono la domanda economica di breve termine'') che una volta le stesse agenzie invocavano allorché disegnavano l'outlook negativo delle imprese bancarie>>.
L'associazione chiede l'aiuto dell'Europa <<nel condividere le critiche sollevate ieri dal Presidente della Consob, Giuseppe Vegas, reitera la richiesta alle Autorità europee e alla Banca Centrale affinché tali giudizi non siano passivamente recepiti nella regolamentazione, nelle procedure e nei modelli di valutazione e venga finalmente varata una severa disciplina di controllo nei confronti di questi soggetti>>.
Il presidente Giuseppe Mussari ha concluso con un appello <<Chiediamo con forza che la Bce e le istituzioni europee non tengano conto dei giudizi delle agenzie di rating>> altrimenti <<si entra in un corto circuito da cui non usciamo>>.
La Consob ha convocato Moody's per chiedere dei chiarimenti in merito alla vicenda.
Ancora più dura è stata la reazione di Pier Ferdinando Casini. << La decisione di Moody's è di una gravità inaudita>>
Il leader Udc sottolinea <<la necessità di rilanciare l'idea di una agenzia di rating europea. Ieri le agenzie di rating erano distratte, oggi rischiano di essere parte di un disegno criminale anti-europeo e anti-italiano. E' una vergogna che in presenza di nessun elemento nuovo, salvo il deterioramento delle situazioni economiche, e questo vale per tutti i Paesi del mondo e per l'Europa, oggi ci sia il declassamento delle nostre banche. E' un attentato all'economia di questo Paese e noi riteniamo che la perdita di credibilità delle agenzie di rating da oggi sia totale: sono le stesse che ieri non hanno visto i disastri dei derivati e di un'economia costruita sulle bolle speculative e oggi, in presenza di condizioni che erano quelle di ieri, declassano le nostre banche>>.
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