Economia

Moody's taglia il rating dell'Italia, "Niente di nuovo sul fronte occidentale"

ROMA, 05 OTTOBRE 2011- Dopo il taglio del rating sul debito italiano di Standard&Poor's, circa due settimane fa, arriva anche quello ad opera di Moody's, che declassa l'Italia da Aa2 ad A2. A ciò si deve aggiunge anche un outlook, cioé una prospettiva futura, negativo. Come specifica l'agenzia di rating, ciò che ha gravato sulla loro valutazione sono "le incertezze economiche e politiche che mettono a rischio il raggiungimento da parte del governo degli obiettivi di risanamento del bilancio".[MORE]

Per Moody's,"C'é una crescente incertezza per il governo nel raggiungere gli obiettivi di consolidamento di bilancio. Più della metà delle misure di consolidamento sono basate sulla crescita delle entrate, i piani sono vulnerabili per l'elevato livello di incertezza intorno alla crescita economica in Italia e ovunque nella Ue. Inoltre, il consenso politico sui tagli aggiuntivi alla spesa può essere difficile da raggiungere. Ne consegue che il Governo potrebbe trovare difficile generare quell'avanzo primario necessario per ridurre sostanzialmente il trend del debito pubblico e degli interessi".


Continua l'agenzia di rating, "L'economia italiana, inoltre, continua ad essere caratterizzata da debolezze strutturali, ostacoli alla crescita che non possono essere rimossi velocemente e che rendono il Paese più suscettibile agli shock finanziari".

Tuttavia, Moody's, sottolinea che "Il rischio di default é remoto, ma la vulnerabilità è aumentata. Il downgrade dunque riflette il peso di rischi crescenti nonostante alcuni aspetti positivi, tra cui la mancanza di significativi squilibri nell'economia o di forti pressioni sui bilanci del settore finanziario privato e non privato, così come le azioni intraprese dal governo dopo l'estate".

Non si sono fatte attendere le reazioni da parte del Governo, "Andiamo avanti, si lavora sulle misure per la crescita e proprio oggi l'Europa ha approvato quello che stiamo facendo", così ha dichiarato il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi.

Alle parole del Premier, si aggiunge la nota di palazzo Chigi che ha fatto sapere che, "la scelta di Moody's era attesa e che il Governo sta lavorando con il massimo impegno per centrare gli obiettivi di bilancio pubblico". Obiettivi "che sono stati oggi accolti positivamente e approvati dalla Commissione europea".

La decisione di Moody's è stata anche dall'opposizione.Il segretario del Pd, Pierluigi Bersani, ha definito il declassamento dell'Italia, "una mazzata".Continua Bersani, "L'Italia è meglio di quel rating, ma se non c'é un cambiamento la sfiducia rischia di tirarci a fondo".

In riferimento all'Eurozona, Moody's ha affermato che, "Per quanto le politiche che saranno adottate nell'area euro possano ridurre le preoccupazioni degli investitori e stabilizzare i mercati, anche l'opposto è altamente possibile". L'agenzia di rating, ha anche aggiunto che, "alla luce della crisi dei debiti sovrani, non sono escluse revisioni al ribasso per altri paesi Ue che attualmente hanno rating inferiori ad Aaa, il livello massimo. I paesi europei con rating 'Aaa', invece, sarebbero al riparo da downgrading nell'immediato".

Di riflesso, l'attenzione di tutti si è concentrata sulla reazione dei mercati, temendo un ulteriore destabilizzazione.

Per quanto riguarda l'ennesimo giudizio da parte di un'agenzia di rating, mi limito a riportare le parole di Ferruccio De Bortoli, "Le agenzie di rating valutano l'affidabilità di un debitore. Formano un oligopolio a volte collusivo. E sono tra le maggiori responsabili della crisi finanziaria. Diedero, tanto per fare un esempio, la tripla A, il massimo dei voti, a Lehman Brothers poco prima del suo fallimento".

Rosy Merola