Economia

Moody's colpisce ancora: Declassate 114 banche europee

MILANO, 16 FEBBRAIO 2012- Implacabile Moody's, che ha colpito ancora, tagliando il rating o rivedendo le prospettive (outlook) di 114 gruppi bancari europei. Come si legge in una nota dell'agenzia di rating, "La pressione combinata derivante in primo luogo dall'avverso e prolungato impatto della crisi dell'area dell'euro che rende il contesto operativo molto difficile per le banche europee, in secondo luogo dal deterioramento del merito di credito dei rating sovrani, che ha portato all'aggiustamento dei rating di nove Paesi lo scorso 13 febbraio e infine dalle sfide importanti che dovranno affrontare le banche con significative attività sui mercati dei capitali".

Tra i 114 istituti bancari colpiti 24 sono italiani, 21 sono spagnoli, 10 francensi e 9 britannici. Inoltre, la scure di Moody's è scesa anche su diverse banche di Austria, Danimarca, Germania, Olanda e Portogallo. Sotto revisione anche due banche svizzere, mentre in Belgio, Finlandia, Lussemburgo e Norvegia solo una.

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Inoltre, sfogliando le 19 pagine dedicate ai declassament, l'agenzia di rating ha introdotto un nuovo acronimo, che probabilmente è destinato a diventare familiare: RuR Down (Rating under Review for Downgrade, rating sotto osservazione in vista di un nuovo taglio), un irrigidimento rispetto anche al precedente outlook negativo.

Tornando all'Italia, nello specifico, il neo RuR Down colpisce: Banca Carige, Banca della Marca Credito Cooperativo, Banca delle Marche, Banca Monastler e del Sile, Monte dei Paschi (che c'era gia' prima), Bnl, Banca Poolare Alto Adige, Banca popolare di Cividale, Banca popolare di Marostica, Banca popolare di Spoleto, Banca Sella, Banca Tercas, Banco Popolare, Cassa di Risparmio di Bolzano, Cassa di Risparmio della Provincia di Chieti, Cassa di Risparmio di Cesena, Cassa di Risparmio di Parma e Piacenza, Credito Emiliano, Credito Valtellinese, Iccrea Bancaimpresa, Intesa Sanpaolo, Unicredit, Ubi Banca e Unipol Banca. Graziate, si fa per dire, solo Cassa Depositi e Prestiti e l'Istituto Servizi Mercato Agricolo Alimentare (Ismea), entrambe a controllo pubblico, che restano con l'outlook negativo.

Oltre agl'istituti di credito, taglio del rating anche per alcuni assicurativi: Unipol, Generali, Mapfre, Caser e Allianz Spa a causa "degli investimenti e dell'esposizione operativa in Italia e Spagna" mentre ha rivisto l'outlook di Allianz Se, Axa, Aviva a causa dell'indebolimento delle condizioni economiche e delle prospettive per l'Eurozona. In osservazione, per un possibile downgrade, anche Scottish Widows, Clerical Medical e Sns Reaal.

In Italia, colpite anche Eni e Poste. Per quest'ultime il rating passa da A2 ad A3. Nella nota, Moody's spiega che la decisione è conseguente all'abbassamento del rating dell'Italia da A2 ad A3 decisa lo scorso 13 febbraio. Infine, Moody's lascia invariate le utility italiane e i gruppi del comparto. L'agenzia di rating ha confermato il giudizio assegnato a Enel, Terna, A2A, Acea, Hera, Edison, Atlantia, Sias e Aeroporti di Roma.

(Fonti: Ansa, Adnkronos. Fotogramma:borsaedintorni.it)

Rosy Merola