Monti valuta proposta Pdl, vendere beni statali per ripianare il debito pubblico
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CAGLIARI 9 AGOSTO 2012 - L’agenda del Presidente del Consiglio in questi giorni prevede l’incontro con i vertici dei partiti di maggioranza. Se oggi o domani sarà il turno di Bersani del Pd, ieri era toccato a Casini (Udc) e Alfano (Pdl). I malumori causati dall’intervista rilasciata da Monti al World Street Journal il mese scorso sono ormai acqua passata, è stato lo stesso Angelino Alfano ad affermare che dopo la telefonata del premier a Berlusconi è tornato il sereno.
Il governo al momento sta raccogliendo e valutando le proposte dei partiti per cercare di abbassare il debito pubblico. Tra le tante idee al vaglio dell’esecutivo c’è quella suggerita dal Pdl, la vendita di 350 immobili statali. Occorrerebbe prima valorizzare i beni dello Stato, avviando ristrutturazioni e altri interventi mirati, e in seguito attivarsi per fare cassa mettendo sul mercato gli edifici pubblici. Tra i palazzi destinati alla cessione ci sarebbero Palazzo Diedo a Venezia, Palazzo Bolis Gualdo a Milano e il castello Orsini di Soriano del Cimino, ex residenza papale. [MORE]
Il progetto non è di facile attuazione, anche perché visto il periodo di recessione che l’Europa sta attraversando, non sarà facile trovare investitori desiderosi di spendere cifre ingenti nel nostro Paese. L’Italia inoltre è maglia nera per la burocrazia: per avviare le pratiche di restauro e vendita degli edifici pubblici ci sarebbero probabilmente tempi lunghissimi che scoraggerebbero eventuali facoltosi acquirenti.
Il premier Monti e il ministro Grilli plaudono alla proposta del Pdl e apprezzano la disponibilità del partito a lavorare con l’esecutivo per risolvere insieme la questione del debito pubblico. Quella della dismissione del patrimonio statale è una proposta attuabile, ma che sarebbe realizzata comunque in concomitanza con i tagli alla spesa pubblica e altre misure di austerity.
(foto da grr.rai.it)
Vanna Chessa