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ROMA, 29 DICEMBRE 2011 – Ieri, durante il Consiglio dei ministri si è parlato di crescita e sviluppo. I cardini su cui il governo ha deciso di appoggiarsi saranno: liberalizzazioni, infrastrutture, giustizia ed economia. Inoltre, dopo un salto nel 2011, verrà ripresentata la legge sulla concorrenza.[MORE]
A causa della grave crisi economica in cui ci troviamo, le risorse sono inesistenti e non è possibile mettere in atto nuove manovre per recuperare fondi. Si punterà quindi su misure a costo ridotto o addirittura zero: ad esempio il taglio dell’Irap per le assunzioni e l’Ace (defiscalizzazione per le imprese che investono); o anche la riforma della giustizia civile che il ministro, Paola Severino, dovrebbe mettere a punto con lo scopo di ridurre i tempi dei processi civili.
Una spinta all’economia sarà data, anche, dal pacchetto di misure al quale sta lavorando il ministro dello Sviluppo delle Infrastrutture e dei Trasporti, Corrado Passera. Il ministro punta a coinvolgere i privati nella realizzazione delle opere pubbliche attraverso il “project financing”. Inoltre, Passera e il ministro della Coesione, Fabrizio Barca, stanno lavorando al rilancio della “banda larga”, cioè delle infrastrutture per la connessione veloce a internet, partendo dal Sud dove sono più carenti.
Monti sembra, però, puntare tutto sulle liberalizzazioni. La norma, che sarà al centro di numerose discussioni, prevede l’abolizione delle tariffe professionali minime. L’esecutivo potrà agire con un regolamento di delegificazione abolendo tariffe e altre norme per ciascuna professione. Non è escluso che venga varato un regolamento unico e un decreto in cui si abolisce l’articolo 2233 del codice civile in base al quale le tariffe devono essere calibrate <<all’importanza dell’opera e al decoro della professione>>. Il pacchetto delle liberalizzazioni dovrebbe anche recuperare gli interventi su taxi, farmacie e farmaci di fascia C.
Francesco Profumo, ministro per l’Università, punta su scuola e ricerca: l’obiettivo è di produrre più brevetti e far nascere dal rapporto tra università e centri di ricerca nuove iniziative imprenditoriali.
Altro nodo fondamentale è il mercato del lavoro. Tema caldo: l’articolo 18, che tutela i lavoratori licenziati senza giusta causa, e sul quale il segretario del Pd, Bersani, e i sindacati hanno fatto muro.
Per quanto riguarda le pensioni, in Consiglio dei ministri è emersa la necessità di risolvere alcuni problemi nati in seguito alla riforma delle pensioni. Migliaia di lavoratori si sono dimessi o sono stati licenziati fuori da accordi sindacali, questi erano vicini alla pensione prima della riforma Fornero e ora, invece, dovranno aspettare diversi anni senza stipendio e senza pensione.
Infine, Monti sembra dare priorità anche alla legge sulla concorrenza, quasi totalmente ignorata dal precedente governo, e a cui è stato dato il suo nome. La “legge Monti” dovrebbe essere varata entro gennaio e recepirà le richieste di maggiore apertura dei mercati che vengono dalle diverse Authority di settore: antitrust, energia, assicurazioni, lavori pubblici.
Gaia Seregni
(In foto: Monti, fonte: beta.partitodemocratico.it)