Economia
Monti: niente crescita fino al 2013
ROMA, 18 APRILE 2012 – Il Documento di economia e finanza 2012 è stato approvato oggi. Nella relazione che accompagnava il Def, il presidente del Consiglio ha esposto le linee guida per uscire dalla crisi, ma la crescita del nostro Paese non sarà possibile fino al 2013. Le cause che hanno scatenato la situazione attuale dipendono, secondo il premier, a fattori esterni all’economia italiana e legati al quadro europeo internazionale, ma anche a debolezze strutturali di fondo della nostra economia. I proventi della lotta all’evasione fiscale saranno utilizzati anche per ridurre le aliquote fiscali, scrive Mario Monti nella relazione, e prevede che la pressione fiscale inizi a scendere dal 2014. Non viene tralasciato neanche il problema della disoccupazione, che direttamente o indirettamente colpisce quasi la metà delle famiglie italiane, ricorda il capo del governo dichiarando che sul piano interno la crescita non tornerà fino al 2013. Nel periodo 2011-2014 grazie ai risparmi richiesti ai ministeri, agli enti pubblici e derivanti dalla razionalizzazione della spesa sanitaria, si potranno risparmiare circa 26,6 miliardi di euro. [MORE]
Per concludere, Monti, definisce il Def uno stimolo per le forze politiche, le parti sociali e le autonomie territoriali a possibili soluzioni per creare più crescita, più occupazione e più equità.
Giulia Cancedda
(fonte foto: ilpost.it)